Napoli, ti spiego come tornare grande. Inter, inizia l’era Guardiola. Juve, ora devi fare sul serio

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Bentornato. Non posso che cominciare con questo augurio rivolto al Napoli il mio editoriale di questa settimana, ricordando e rendendo merito all’impresa degli azzurri, ritornati nella competizione più importante d’Europa.

Adesso arriva il difficile: riuscire a riconfermare quanto di buono già mostrato in questa stagione, fino magari a migliorarsi ulteriormente per puntare sempre più in alto. Sono dell’idea che questo tentativo verrà fatto ancora da Walter Mazzarri. Credo poco alle voci che lo vogliono già d’accordo con la Juve, e ritengo piuttosto che entrambe le società finiranno per mantenere la loro guida tecnica attuale.

Il Napoli dovrà invece intervenire radicalmente sul mercato, senza lanciarsi in spese pazze e poco consone alla politica societari, ma provando a conciliare i conti con la qualità. Il Napoli ha bisogno di calciatori che sappiano dettare i tempi, di un bel centrocampista con piedi e testa, e di un rinforzo in difesa; sono questi i ruoli che devono essere implementati con acquisti di spessore. Reputo inutile, invece, concentrarsi sull’attacco, soprattutto perchè i riscontri forniti in questa stagione hanno già dato ampie garanzie. A tal proposito, mi sento di frenare gli entusiasmi su Inler, che per quanto bravo e di valore assoluto insindacabile, non ha quelle caratteristiche di metronomo che invece servirebbero agli azzurri, perlomeno a mio parere.

Chi affronterà un mercato che necessita di una rifondazione generale, è invece l’Inter. I nerazzurri saranno spinti dall’entusiasmo portato da Guardiola, che come vi ho anticipato da tempo sarà alla guida degli attuali campioni del mondo, provando a gettare le basi per un cambiamento radicale. Sanchez sarà il punto di partenza per quanto concerne la fase avanzata, un giocatore vero, il cileno, veloce ed abilissimo tecnicamente. L’ideale per sconvolgere i reparti arretrati avversari. Anche se, non mi stanco di ribadirlo, è necessario che chi di dovere sappia impiegarlo nella maniera più opportuna. E’ una seconda punta, e come tale deve giocare. Nessuna alchimia tattica, lasciatelo giocare e ci sarà da divertirsi.

La Juve, dopo aver finalmente e giustamente rinnovato alla sua vera bandiera, ripartirà da Delneri. La società è convinta di dare seguito al progetto iniziato un anno fa, provando a concedere un’ulteriore stagione al tecnico scelto da Marotta per riportare i colori bianconeri alle vette che competono loro. Sarà però il mercato, anche in questo caso, il vero punto focale, ancor più che la scelta dell’allenatore del futuro, o in questo caso del presente. Marotta dovrà essere in grado non solo di apportare quelle modifiche sostanziali (chiamasi campioni veri) ad una squadra in grado di competere solo agonisticamente con le avversarie dirette; ma dovrà anche essere bravo a piazzare i vari acquisti non all’altezza dell’ultima estate.

D’altra parte, anche questa è una delle competenze base nella professione che ricopre. Chiudo con un aneddoto simpatico e divertente, che riguarda un acquisto dell’Inter di qualche anno fa: Cyril Domoraud. Si può dire che l’ivoriano, sbarcato in Italia con la nomea di nuovo Thuram, fui io a portarlo in nerazzurro. Vi spiego brevemente come. Mi trovavo a Marsiglia ad osservare un giocatore, quando notai poche file sotto alla mia un osservatore nerazzurro, anche lui giunto per lo stesso mio obiettivo. A quel punto iniziai a tessere le lodi di Domoraud, a voce alta affinchè fossi sentito. Il lunedì seguente quasi tutti i quotidiani sportivi aprirono titolando sull’acquisto di Domoraud da parte dell’Inter.

Senza un po’ di astuzia, non si va da nessuna parte…

[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]