Novellino sulla Samp: “Importante restare attaccati al treno play-off”

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Al termine di un 2011 calcisticamente parlando tragico per la Sampdoria, dinanzi ad una retrocessione in serie B e alle palesi difficoltà di riemergere dal centro di classifica in cadetteria, dinanzi alle voci di mercato relative al Capitano Palombo, all’arrivo di mister Iachini sulla panchina blucerchiata, chi potevamo intervistare? L’allenatore dell’ultima promozione blucerchiata, il tecnico che lanciò Palombo tra i titolari, conosce benissimo il collega Iachini e porta la Sampdoria nel cuore. Stiamo parlando di Walter Novellino, che Sampdorianews.net ha avuto l’onore di intervistare in esclusiva:

Una persona così legata alle sorti blucerchiate come ha seguito il 2011 da incubo della Sampdoria? “Onestamente non ho vissuto bene il crollo della Sampdoria, era una squadra che come organico non meritava assolutamente di retrocedere, i giocatori c’erano anche se durante la stagione sono stati ceduti Pazzini e Cassano e loro bravura è indiscutibile. I giocatori hanno vissuto una stagione al di sotto delle loro possibilità, sicuramente da tifoso personalmente l’ho vissuta male come qualsiasi persona che vuole bene alla Sampdoria”.

Nonostante il terreno perduto crede che la Sampdoria possa ancora rientrare nel giro promozione? “Alla 15° giornata con il Livorno ero sesto – settimo in classifica, si stava facendo un campionato straordinario con giovani del ’92, poi non siamo riusciti a vincere per cinque giornate consecutive per molta sfortuna. Sono convinto che l’importante sia restare attaccati al treno play-off, la Samp c’è ancora, non è facile subito ripetersi dopo una retrocessione preceduta da tanti grandi traguardi in serie A, possono starci difficoltà di ambientamento per alcuni giocatori. Il Torino sta facendo un campionato a sé,  ha costruito una squadra di giocatori importanti, ad esempio ci hanno portato via Iori che era con me a Livorno e al quale tenevo tantissimo, come per esempio Surraco, si tratta di giocatori che in B fanno la differenza”.

Conosce benissimo Iachini, crede che rappresenti il tecnico giusto per rilanciare la Sampdoria? “Iachini non è uno stupido, è consapevole che basta collezionare due o tre vittorie consecutive o comunque riuscire ad avere continuità di risultati e si è subito attaccati al treno che conta.  Iachini può essere la persona giusta per risollevare la Sampdoria, ha esperienza, ha vinto diversi campionati di B, dà la giusta mentalità ed è quello che serve”.

Si è appena riaperto il mercato. Opterebbe per la piazza pulita, oppure andrebbe a rinforzare i punti deboli della squadra? Come giudica gli acquisti di Juan Antonio e Berardi? “Non posso sapere su quali giocatori la Sampdoria si stia muovendo, ma immagino che Iachini vorrà qualcosa per il 4-3-3 o 5-3-2. Juan Antonio e Berardi? Belli acquisti, Juan Antonio è fortissimo, Berardi è un buon difensore. Non cambierei molto ora a gennaio, mi ha deluso Piovaccari dal quale mi aspettavo molto di più, anche da Bertani, il quale ha fatto grandi cose a Novara in una squadra creata per lui, costruita nel tempo, resta un grandissimo giocatore, anche Piovaccari è un buon attaccante. Sento che si parla anche di Eder, è un giocatore molto forte, per la B sarebbe un lusso, ma non posso entrare in trattative di mercato non conoscendo le cose”.

Ha già allenato Cacia alla Reggina. Farebbe uno scambio Cacia – Piovaccari? “Quando ho allenato Cacia, aveva alcuni problemi, ora sono tutti risolti. Se sta bene fisicamente lui fa la differenza, poi alla Samp avrebbe il vantaggio che ritroverebbe Iachini che lo ha già allenato e lo conosce bene, per lui è importante sentire il calore di tutto l’ambiente per rendere al meglio”.

Nonostante sia reduce da un’annata difficoltosa, molti club blasonati seguono Angelo Palombo e le voci di mercato si rincorrono. Sampdorianews.net ha pure lanciato una petizione per non perdere il Capitano. L’allenatore che lo ha lanciato nella Sampdoria che idea si è fatto sulla posizione del Capitano? Si meriterebbe il salto di qualità, o si augura di rivederlo ancora in blucerchiato? “Si meriterebbe il salto di qualità, ma un pubblico e uno stadio del genere non li troverebbe da nessuna altra parte, se la Samp gli fosse stretta sarebbe giusto che andasse in una grande squadra, ha dato tanto alla Samp. Anche la Juventus quando era retrocessa ha portato con sé i suoi uomini più importanti. Nel caso in cui andasse via non passerebbe mai per un traditore perché la gente comprenderebbe, conosce Angelo e sa che giocatore è stato. Retrocedere in serie B può comportare esigenze di bilancio da rispettare per la società, ma lui non si deve sentire vittima di nulla, è un giocatore straordinario, l’abbiamo visto tutti sotto la curva dinanzi ad un pubblico del genere. Dentro di sé dirà che è retrocesso con la Samp e vuole riportarla in A, in questioni societarie di bilancio non voglio entrare, ma vorrei dire a tutti quelli che sono arrivati e arriveranno alla Samp che mi piacerebbe se si sentissero anche loro un po’ Sampdoriani”.

L’anno scorso ad un certo punto si era vociferato di un suo ritorno sulla panchina blucerchiata… “Era stato avvicinato il mio nome alla Samp prima che decisi di andare a Livorno portato ad un punto dai play-off, la Samp è sempre nel mio cuore, mi piacerebbe riallenarla, è il sogno che mi porto dentro. Fino a tre anni fa ero considerato tra i più bravi allenatori italiani poi la voglia di rientrare e stare sul campo mi hanno portato a compiere scelte un po’ così. Ad esempio il Livorno scelse la strada dei giovani, era sufficiente avere soltanto un po’ più di pazienza. Non voglio più prendere scelte sbagliate, mi piacerebbe riallenare, ma a gennaio posso essere ingaggiato soltanto da una squadra all’estero dove tutto è liberalizzato”.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]