Nuova Speedcross 6, le caratteristiche della scarpa da trail running

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Un’icona nel settore calzaturiero, la Speedcross è apprezzata dagli atleti della corsa in montagna fino alle passerelle di moda restando fedele alla sua intenzione originaria

ANNECY (FRANCIA) – Salomon è orgogliosa di presentare la nuova Speedcross 6, l’ultima edizione dell’iconica scarpa da trail running che è stata un punto fermo nella linea di calzature dell’azienda dal 2006. Disponibile da quest’estate in quantità limitata, ma ampiamente fruibile dalla stagione Autunno/Inverno 2022, la Speedcross 6 rimane fedele alle leggendarie radici della famiglia Speedcross, ma con un design più leggero (298 g) e un grip più potente e aderente al terreno in condizioni di bagnato. L’aderenza migliorata è dovuta a una suola rivisitata con alette a forma di Y progettate per espellere il fango più velocemente.

“La Speedcross 6 si concentra sul grip, che è sempre stata la caratteristica chiave di questa linea”, spiega James Boyes, Product Line Manager for Trail Running di Salomon. “Quando il fango rimane intrappolato sotto la scarpa, è facile scivolare e la scarpa diventa molto pesante. Dopo numerosi test, le nuove alette a forma di Y sulla suola della Speedcross 6 hanno fornito una migliore aderenza su superfici scivolose e una migliore dispersione del fango, così puoi essere più veloce e più sicuro”.

La scarpa offre anche il classico comfort Speedcross grazie a una tomaia rinnovata, avvolgente e funzionale. La costruzione Sensifit offre poi un appoggio preciso e la mescola dell’intersuola EnergyCell+ conferisce ammortizzazione sotto il piede.

Ci sarà anche il modello Speedcross 6 GORE-TEX (disponibile per la stagione Autunno/Inverno 2022), con una membrana GORE-TEX impermeabile e traspirante, ideale per condizioni di terreni bagnati e fangosi.

Il design della Speedcross 6 richiama l’aspetto simile allo pneumatico che ha ispirato la prima Speedcross, nata nel 2006. Il Footwear Designer delle calzature Salomon Guillaume Salmon ha avuto il compito di proseguire nelle origini leggendarie della linea Speedcross, prendendo le redini della Speedcross 6. Il suo obiettivo era quello di mantenere l’avanguardia della Speedcross 5, in modo che il design della scarpa fosse perfetto sia in total black sia in colorazioni più accattivanti.

“Volevamo tornare a quel design originario, con PowerBand, SensiFit e un tacco importante, pur mantenendo il concept contemporaneo dello Speedcross 5”, spiega Guillaume Salmon, Footwear Designer di Salomon. “Abbiamo anche deciso di aggiungere dettagli simili a pneumatici sul lato per rendere omaggio alla primissima Speedcross, in modo che fosse ancora più aderente e aggressiva, così non hai paura di sporcarla!”.

Sedici anni dopo il lancio di questa iconica scarpa, la nuova Speedcross 6 rimane fedele al codice del
modello originario come calzatura da trail aderente, leggera e protettiva. Si rifà anche al design originale e audace della Speedcross 1.

LA STORIA DELLA LINEA SPEEDCROSS

All’inizio degli anni 2000, Salomon ha sviluppato una nuova offerta di calzature per soddisfare l’esigenza di scarpe sempre più veloci e leggere, rispetto a quanto era disponibile all’epoca come le robuste scarpe da trekking Salomon Adventure 7, lanciate nel 1994. A metà degli anni 2000, Salomon stava rapidamente accrescendo la sua notorietà nel mondo del trail running. L’XA Pro, realizzata per l’avventura, ha avuto ad esempio un discreto successo commerciale, dimostrando che ci sarebbe stato spazio per un progetto più di nicchia. Ispirato dalle gare locali che si svolgevano vicino alla sede centrale di Salomon ad Annecy, nelle Alpi francesi, dai dipendenti, dai designer e dagli atleti, il team di progettazione scarpe di Salomon raccolse informazioni e ideò una scarpa leggera, aderente e protettiva.

La scarpa avrebbe lanciato una rivoluzione in Salomon, avrebbe cambiato le regole della corsa in montagna e avrebbe contribuito alla nascita e alla crescita del trail running. Si chiamava Speedcross ed è stata creata per correre veloce in montagna proteggendo i piedi da rocce e ostacoli e offrendo stabilità su terreni bagnati, cedevoli e irregolari. La Speedcross non è nata da un’ampia ricerca di mercato o da focus group, ma piuttosto da un tentativo interno di creare “fermento”. Trovando ispirazione dagli pneumatici da motocross, la Speedcross iniziò a prendere forma, con un aspetto robusto e di basso profilo che aveva una “sofisticata crudezza”. La “filettatura grafica” sul parafango dava l’impressione che la scarpa potesse mordere il terreno indipendentemente dalle condizioni o dall’angolo di inclinazione del percorso.

A causa delle restrizioni di budget, la scarpa poteva essere sviluppata solo utilizzando componenti esistenti. La suola è stata presa in prestito dall’XA Harrier con tacchettatura profonda. Il telaio tradizionale è stato sostituito da una struttura ultraleggera che nascondeva l’intersuola. Le persone avrebbero messo sicuramente in dubbio la stabilità di una scarpa senza telaio, ma questa struttura ha fornito l’agilità necessaria per correre più velocemente in montagna e ha creato una migliore aderenza al terreno.

La Speedcross è stata una rivoluzione totale, è stata aggiornata poi nel 2007 e nel 2011, e altre due volte nel 2016 e nel 2019. La nuova Speedcross 6 è stata realizzata da un designer diverso dalla persona che ha progettato la Speedcross 5, differente dal designer che ha progettato la Speedcross 4 e così via. Nonostante ogni versione abbia avuto quindi un designer “nuovo”, la Speedcross è sempre rimasta fedele al suo codice originale, al suo DNA.

“La prima versione della Speedcross aveva un tallone abbastanza arrotondato, quindi non era così stabile”, afferma Felix Dejey, Product Evaluation Manager di Salomon Footwear che ha lavorato alle prime versioni della scarpa. “Abbiamo imparato molto durante la realizzazione dei nuovi modelli. Le Speedcross 2, 3 e 4, ad esempio, erano estremamente stabili. È davvero incredibile quanto sia arrivata lontano questa scarpa. Oggi vediamo persone che la usano anche come scarpa lifestyle, cosa che non avremmo mai potuto immaginare, ed è disponibile in diverse colorazioni”.

SPEEDCROSS: DAL TRAIL ALLA STRADA

Come sottolinea Dejey, nel corso degli anni, l’aspetto unico della Speedcross è diventato popolare ben oltre i designer e i trail runner. Nel 2015, quando il rivenditore di moda parigino The Broken Arm ha contattato Salomon per vendere la scarpa Snowcross, un’evoluzione della Speedcross realizzata per correre sulla neve, con costruzione rialzata a scarponcino, punte in metallo e una struttura completamente impermeabile, è diventato chiaro che la Speedcross aveva un grande potenziale per essere indossata in città.

La silhouette iconica della Speedcross 3, creata nel 2010, è stata da allora rielaborata più volte con nuove zone colori e sfumature. Questo look “grezzo” e unico consente ai designer di giocare con ogni elemento, aggiungere dettagli specifici e appropriarsi della scarpa per darle un fascino ogni volta diverso.

“La Speedcross ha un design così radicale, un’emozione così cruda. Puoi dire a prima vista che è una scarpa fatta per il trail running, puoi dire che è nata per il trail”, afferma Guillaume Steinmetz, fondatore di The Broken Arm. “Non è fatta per nient’altro che per stare all’aria aperta, motivo per cui si distingue così bene rispetto ad altre scarpe e altri brand che stanno cercando di seguire questa tendenza. Con la Speedcross, il DNA è così forte che la scarpa può essere riconosciuta a prima vista”.
La Speedcross 4 è stata invece rielaborata in collaborazione con artisti del calibro di Palace, un marchio di skateboard londinese.

Anno dopo anno, designer dopo designer, la Speedcross è rimasta fedele alla sua mission: correre veloce in montagna. Sebbene l’uso della scarpa sia cambiato con il passare del tempo, dai trail fino ai sentieri escursionistici e alla strada, la Speedcross rimane un’icona. Ora, la nuova Speedcross 6 rimane fedele al DNA dei modelli precedenti.