Palermo, si torna sulla terra

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Non è mai piacevole rendersi conto di essere stati facili profeti, soprattutto quando ciò si lega a prestazioni non positive della squadra rosanero. Ma la logica delle cose aveva portata a fare alcune valutazioni che la partita di ieri sera hanno confermato se non in tutto almeno in larga parte. TuttoPalermo.net aveva sottolineato, già lunedì, nella tempesta di esaltazione mediatica da post-sbornia dopo il Bologna, che restavano degli importanti nodi da sciogliere. Ieri , si è dovuto constatare che questi nodi sono ben intrecciati e che forse bisognerà attendere gennaio per tentare di scioglierli.

Solo un intervento di riparazione sul mercato potrà rendere questa squadra competitiva anche per la competizione europea. Il forse espresso prima riguarda la possibilità che esistano ancora delle reali speranze di qualificazione per questa squadra. Una sconfitta, alla luce dei fatti non improbabile a Mosca, vista la caratura del Cska, ed una contemporanea vittoria dello Sparta Praga che gioca in casa del Losanna, spegnerebbe le speranze di qualificazione rosanero, perché battere in casa lo Sparta non basterebbe ad agguantarlo.

Ma andiamo ad analizzare la prestazione rosanero. Iniziamo con il dire che la squadra schierata ieri a poco a che vedere con quella ammirata in campionato. A parte l’assenza degli sloveni, appare inutile rimarcare la mancanza di equilibrio a centrocampo, ove per mancanza di uomini Rossi si è dovuto inventare di avanzare Cassani. Su questo non possiamo che ribadire che le colpe ricadono sulla imprevidente campagna acquisti, che non ha tenuto conto del numero di centrocampisti abili ed esperti per la competizione europea da mettere a disposizione di Rossi. A questo si sono sommati, i concreti problemi della coppia di attacco schierata ieri. Hernandez non c’è, non è lui, non è quello che ricordavamo, il suo problema sembra essere nella testa oltre che nella condizione.

Psicologicamente ha subito un involuzione da cui speriamo esca presto fuori perché contavamo in lui per sopperire alla partenza di Cavani. Su Maccarrone non sappiamo che opinione esprimere, sembra uno che sia venuto a svernare qui per raccogliere l’ingaggio buono della sua vita. Ci aspettiamo , molto di più da lui, soprattutto in personalità. In difesa sapevamo che avremmo sofferto comunque la velocità avversaria. Di certo Goian, per di più reduce da un infortunio, può essere produttivo nelle palle alte e nel posizionarsi, ma mai veloce. Non è una sua caratteristica. A nessuno sfuggirà che le caratteristiche degli attaccanti del Cska Mosca, sono quasi del tutto simili a quelle che schiererà l’Udinese domenica. Affidare le chiavi della difesa a Goian, sarà un azzardo inevitabile, alla luce delle carenze di organico anche in questo reparto, ove un difensore centrale esperto ed affidabile, preferibilmente italiano, non avrebbe guastato. Darmian, risulta ancora acerbo per queste competizioni.

Kasami ora è chiaro a tutti non è un centrocampista arretrato, ma un trequartista, un sostituto di Pastore. Rossi lo ha reso chiaro a tutti ieri. Per quanto tempo dovremo lasciare che i soli Nocerino e Migliaccio, tirino la carretta, come ottimamente hanno fatto anche ieri. Così si rischia di compromettere il loro serbatoio di energie prima o poi. E questo sarebbe deleterio per la formazione rosanero. Loro attualmente sono indispensabili. Un’ultima annotazione sul’espulsione di Pastore. Protestando, ha violato il regolamento. Ma qualcuno lo doveva pur fare. Ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e la sua voglia di vincere e lottare. Cassani non si è fatto sentire ieri, cosa che doveva fare visto che è il capitano della squadra. L’espulsione di Pastore è anche colpa sua forse sua, un capitano deve farsi sentire, nei modi civili e giusti con l’arbitro, prima che i compagni più giovani possano eccedere nella trance agonistica.

[Girolamo Renda – Fonte: www.tuttopalermo.net]