Palermo: Zamparini sul futuro del Palermo

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Il Presidente del Palermo Maurizio Zamparini parla a ruota libera con Il giornalista Mario Giglio per Rosanerosiamonoi dei “si dice” e “si parla” di questi giorni puntualizzando tante curiosità.

Partiamo dalla prima voce che vorrebbe che sia stato fatto un pre-contratto all’allenatore del Maribor Milanic. Presidente cosa c’è di vero? “Niente è una palla colossale!”.

Ci parli del ritorno di Carrozzieri? “Posso dirvi che il giocatore sarà pronto per il prossimo anno, perchè un giocatore che è stato fermo due anni ha bisogno di recuperare atleticamente. Lui per ora ha ripreso ad allenarsi cercando di riprendere un minimo di forma ma ormai per un suo completo recupero lo aspettiamo al prossimo ritiro del Palermo”.

Mercoledì 20, il Palermo va a Milano per giocare la gara d’andata della semifinale di Coppa Italia. Cosa si aspetta?
“Veramente giochiamo già la prossima settimana ? Forse è un po’ troppo presto anche se mi aspetta una prova d’orgoglio da parte della squadra.E sopratutto quello che mi auguro è che in quella occasione la squadra non prenda gol, per giocarci tutte le nostre carte al Barbera. Mi auguro che a Milano ci sia l’importante rientro di Ilicic”.

Si è parlato dell’interessamento del Palermo nei confronti del portiere svizzero degli Young boys, cosa c’è di vero?
“Proprio nel reparto portieri credo che il Palermo sia a posto. Oltre ai nostri in squadra ne abbiamo uno a Torino ed un altro a Novara. In questo settore , ripeto, credo che siamo già a posto”.

Si è parlato di un interessamento del Palermo per il centrale Teixeira dello Zurigo. Che ci dice? “Questo nome mi giunge nuovo. Non mi pare che ci sia un nostro interesse”.

Noi abbiamo un debole per Acquah che avremmo voluto già da tempo in prima squadra, qual è la sua opinione? “E’ un giocatore fortissimo anche se molto giovane. Adesso per affermarsi deve capire che non si deve montare la testa , perchè solo con l’umiltà ed il lavoro si raggiugono i grandi traguardi”.

L’Italia è risalita nel ranking FIFA al 9° posto tornando fra le Top Ten. Un suo giudizio? “Devo riconoscere che all’inizio non ero troppo d’accordo sulla designazione di Prandelli ad allenatore della Nazionale Italiana, adesso per devo ricredermi e fargli i complimenti perchè mi sembra stia lavorando molto bene ed al 90% questo miglioramento dell’Italia è certamenet merito suo”.

Con quale politica il Palermo si rinforzerà il prossimo anno? ” La politica del Palermo è sempre la stessa: cercare nuovi talenti, sperando che confermino in campionato le loro qualità tenendo sempre conto ai bilanci perchè le cosiddette grandi squadre possono contare su maggiori disponibilità economiche e potranno permettersi di comprare i giocatori più costosi e con ingaggi molto onerosi che purtroppo non sono alla portata del Palermo . Se ci fossero maggiori introiti anche per il Palermo certamente si potrebbe fare qualcosa in più”.

Allora in questa chiave le chiediamo non a caso un giudizio su Parolo e Giaccherini , che piacerebbe molto ai tifosi di vederli in rosanero.
“In questo momento per rispetto al Cesena vorrei evitare di parlare di loro perchè stanno lottando per salvarsi e devono pensare alla loro squadra. Noi non abbiamo ancora fatto passi , ma si tratta di due giocatori molto interessanti”.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo sul fatto che in italia non viene applicato il trattato di Cotonou, sottoscritto nel 2000 dall’Unione Europea e che sancisce un accordo di partenariato con la confederazione dei Paesi africani e dell’ex Commonwealth, favorendo l’ingresso in Europa di lavoratori provenienti da queste nazioni ed aventi un regolare contratto di lavoro. Cosa ci dice? “Grazie per la domanda perchè sono convinto che per fare tornare competiva la serie A è necessario rendere possibili i trasferimenti in Italia dei calciatori africani come fanno già in Francia, Germania e Spagna dove, in quest’ultima, fra l’altro, al contrario dell Italia dove ci vogliono 5 anni, in due anni i giocatori sudamericani vengono naturalizzati.

Fra poco in Italia saremo fuori concorrenza e questo dovrebbe capirlo anche il sindacato dei calciatori perchè se rimaniamo penalizzati rispetto agli altri Paesi, ne piangeremo le conseguenze tutti in Italia. E su questa posizione è anche Galliani che mi ha telefonato per manifestarmi la sua solidareità su questa presa di posizione ed è d’accordo che venga ribadita anche in FIGC sperando che si adegui al più presto”.

[Mario Giglio – Fonte: www.tuttopalermo.net]