Paolo Paganini: “Samp deve avere l’atteggiamento di chi si gioca la stagione in due finali”

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Proseguono le interviste agli addetti ai lavori per conoscere le loro impressioni sulle strategie del mercato blucerchiato e sul palcoscenico europeo. Dopo Stefano Zaino e Giuseppe Viscardi, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva Paolo Paganini, volto noto del giornalismo sportivo locale e nazionale grazie all’ottimo lavoro svolto per Rai Sport:

Paolo, come giudichi il mercato in entrata della Sampdoria: l’arrivo di Curci, il ritorno di Guberti, la decisione di riportare a casa talenti del livello di Marilungo, Koman, Volta e Rossini?
“Ritengo che tutto sommato il mercato della Sampdoria vada giudicato in modo positivo, soprattutto per la volontà di confermare la rosa protagonista dello scorso campionato, la società ha compiuto uno sforzo importante per tenere i giocatori cardine come Cassano, Palombo, Pazzini e Poli, mantenendo così la stessa ossatura. L’incognita può essere Curci, è un portiere giovane, dalle grandi prospettive, bisogna capire se riuscirà ad esprimere tutte le sue capacità, in tale ottica credo che sarà molto importante il lavoro svolto da Bistazzoni, come già avvenuto in precedenza con Castellazzi e Storari. I giovani che hai citato sono tutti talenti di grande prospettiva, possono garantire un grosso contributo alla causa”.

Che idea ti sei fatto sulla posizione di Reto Ziegler, il cui contratto è in scadenza nel giugno 2011: verrà ceduto, rinnoverà con la Samp, o resterà in blucerchiato svincolandosi al termine del campionato?
“Conosco bene Ziegler, ha disputato un ottimo campionato soprattutto nella seconda parte e un buon europeo, è normale che venga seguito da diverse squadre europee. Il 25 agosto sarà un giorno importante per i tifosi blucerchiati e l’intero ambiente: se le cose andranno come tutti ci auguriamo, la garanzia di entrare nel gironcino Champions potrebbe rappresentare il punto decisivo e anche il giocatore potrebbe restare dinanzi a tale prospettiva”.

A tuo parere l’attuale organico della Sampdoria di quanti rinforzi ha bisogno e in quali reparti?

“Il fattore anomalo è legato al fatto che il campionato debba ancora iniziare, ma la Sampdoria si trova già dinanzi al bivio della propria stagione: se entra nel girone, il mercato sarà differente, si lavorerà per rinforzare un organico già competitivo, acquistando sul mercato un terzino destro se uno tra Cacciatore e Stankevicius verrà ceduto, una valida alternativa a Ziegler e credo anche all’accoppiata Lucchini – Gastaldello, poi tutto ruota attorno al rendimento del portiere, l’anno scorso Storari si è rivelato determinante per la conquista del quarto posto. In caso di mancato approdo al gironcino, allora l’organico già così come è può andare per affrontare campionato e Coppa Italia”.

Il Presidente ha fatto chiaramente intendere che le strategie societarie non verranno stravolte dall’eventuale approdo al girone di Champions, che opinione ti sei fatto a riguardo?
“E’ giusto che il Presidenti parli in tali termini, vuole mantenere alta la concentrazione sull’obiettivo, poi parlare di acquisti sarebbe anche “irrispettoso” nei confronti di chi si è conquistato sul campo il quarto posto. La società ha voluto trasmettere forza, entusiasmo e responsabilizzare chi ha portato la Sampdoria a giocarsi un traguardo così prestigioso. Secondo me se la Samp avrà avuto la meglio sul Werder Brema nella doppia sfida, i programmi potrebbero anche mutare, in considerazione dei nuovi introiti che arriveranno al club blucerchiato, si potrebbero aprire scenari diversi”.

Preliminari di Champions League: nei giorni precedenti il sorteggio, in tanti speravano di incontrare l’Ajax, mentre lo spauracchio principale era rappresentato dallo Zenit, alla fine la Samp ha pescato il Werder Brema. I tedeschi rappresentano un avversario alla nostra portata?
“Condivido il pensiero di Palombo: è soltanto un problema di atteggiamento. Se la Samp è quella di Colonia, allora bisognerebbe preoccuparsi anche giocando contro una formazione inferiore all’Ajax, se invece è la squadra ammirata nel finale di stagione non deve temere nessun avversario, non è un problema di singolo, Ozil è un grande giocatore, ma il Werder ha un complesso solido, una difesa molto forte atleticamente, ma, come ben saprà mister Di Carlo, va in difficoltà nel gioco stretto, negli scatti rapidi, giocatori come Cassano, Pazzini e Semioli possono seriamente impensierirli. La Sampdoria deve avere l’atteggiamento di chi si gioca la stagione in 2 finali, ripresentare l’atteggiamento mostrato ad esempio contro Roma e Milan lo scorso anno, a quel punto l’avversario non diventa un optional, ma comunque una cosa di secondo piano”.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]