Pellissier, 100 gol: “Bello dimostrare che non sei finito”

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Serie A 2018/2019 - Tre punti di penalizzazione al Chievo

VERONA – Sergio Pellissier è entrato con merito nel ristretto club dei calciatori che hanno segnato 100 gol in Serie A. Era il 4′ del secondo tempo, quando l’attaccante, come un falco, si avventa su un passaggio arretrato di Goldaniga e segna il suo gol a due zeri. I gol di Pellissier sono sempre pesanti. È uno dei giocatori più amati dalla tifoseria clivense e a loro ha dato molto, e molto ha ricevuto.

Sergio Pellissier è cresciuto nelle giovanili del Toro da cui ha tratto il carattere indomito. Nel gennaio del 1999 passò al Varese, dove rimase fino al luglio dell’anno successivo, quando fu prelevato dal Chievo. A Verona rimase però sei mesi e poi fu mandato per due anni a “farsi le ossa” alla Spal. Nel giugno del 2002 infine, tornò al Chievo e da allora non l’ha più lasciato.

L’attaccante è nato ad Aosta il 12 aprile 1979 ed è alto m. 1,75. Ha disputato 461 partite ufficiali, delle quali 404 in Serie A, 38 in B e 16 in Coppa Italia. In campo europeo è sceso in campo 2 volte in qualificazione di Champions e 1 in Coppa Uefa.

100 come sappiamo i gol in serie A, ma anche 22 in B e 4 in Coppa Italia per un totale di 126. Ha servito inoltre 26 assit, raccolto 34 cartellini gialli e uno rosso, oltre ad un doppio giallo.

Insomma uno di quei giocatori che fanno la storia e la fortuna di una società come il Chievo. Questo periodo in cui Pellissier e il Chievo sono insieme, corrisponde infatti all’epoca più rosea del club gialloblu.

In numerose occasioni le grandi squadre hanno bussato alla porta di Campetelli, patron clivense, ma la risposta è sempre stata negativa. Evidentemente l’attaccante è sempre stato un punto fermo nelle intenzioni del presidente che non ha mai voluto che lasciasse il Veneto.

Impressionante anche il numero di minuti effettivi giocati da Pellissier in partite ufficiali: ben 30.284.

L’intervista

Al Corriere di Verona, in una recente intervista, Pellissier ha dichiarato: “La cosa più bella è dimostrare a tutti che non sei finito”.

E al cronista che introduceva un paragone con Del Piero e Totti, il calciatore ha risposto: “Io come Del Piero o Totti? Ci accomuna il senso di sentirsi parte di qualcosa, nel mio caso il Chievo. Un terzo della mia vita l’ho passato qui. Ne sono orgoglioso, specialmente in un mondo dove di cambia squadra ogni anno”.