Pinzi: “Purtroppo l’annata per me è cominciata male ed è proseguita peggio”

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É un’assenza di quelle pesanti, per Francesco Guidolin e per tutta la mediana bianconera, quella di Giampiero Pinzi. Il guerriero bianconero, fermo ai box da quasi un mese, ormai, sta lavorando alacremente in campo e in palestra per tornare a disposizione del tecnico di Castelfranco Veneto – e garantire al centrocampo friulano esperienza ed equilibrio – il prima possibile. Magari già in occasione del match di sabato prossimo, al “Friuli”, contro il Bologna.

“Giampi”, innanzitutto, tutti i tifosi dell’Udinese vogliono sapere come stai…

“Sicuramente meglio. In questo periodo ho cercato di lavorare duramente, sia a livello fisico che fisioterapico, per recuperare a stretto giro di posta e il mio augurio è quello di poter tornare a disposizione del mister al più presto, possibilmente già per la partita contro il Bologna di sabato prossimo e aiutare i miei compagni in questo rush finale di campionato”.

Possiamo dire che, per tanti versi, la tua è stata una stagione maledetta?

“Bè, penso di aver vinto il premio “Ingessato dell’anno”! (ride ndR) A parte gli scherzi diciamo che è stata quantomeno particolare. Purtroppo l’annata è cominciata male ed è proseguita peggio. Quello che mi da più fastidio, in particolare, è l’ultimo infortunio perché mi è capitato nel momento in cui stavo recuperando la migliore condizione fisica. Ma in questi casi c’è ben poco da fare: non bisogna perdersi d’animo e bisogna soltanto darci sotto per smaltire i problemi”.

Come hai visto la squadra a Catania?

“L’Udinese del “Massimino” è la più giovane che io ricordi e credo che proprio per questo motivo la squadra abbia pagato dazio contro gli etnei. La politica della Società – e ha dato sempre i suoi ottimi frutti – è quella di puntare sui giovani. Di quelli che abbiamo in rosa ci sono alcuni che hanno già davanti a sé un futuro radioso e altri, invece, che devono ancora lavorare per affrontare al meglio un campionato tosto e difficile come quello di Serie A che non aspetta davvero nessuno. Il compito di noi “vecchietti” è soprattutto quello di aiutare ognuno di loro ad inserirsi il prima possibile e ad adattarsi ad un mondo completamente diverso rispetto a quello da cui provengono”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]