Pozzi dal dischetto non sbaglia: si soffre, ma siamo ancora vivi (0-1)

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Sudore, brividi, patimenti, quasi incredulità, ma la Sampdoria è riuscita a tornare alla vittoria in campionato dopo oltre 2 mesi d’astinenza, espugnando il campo di un Bari virtualmente già retrocesso prima della sfida.

Eppure si è dovuto soffrire perché, anche se stavolta le occasioni da rete sono capitate a grappoli almeno nei primi 45’, sotto porta non si riesce proprio a restare freddi e in più ci si è trovato dinanzi un Gillet in grande giornata. Dovevano arrivare i 3 punti per continuare a sperare e sono arrivati grazie al rigore realizzato da Pozzi al 59’, un giocatore che ha mostrato di avere gli attributi lottando su ogni pallone e prendendosi la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo. Dinanzi ad un Bari praticamente privo dell’attacco, viste le assenze dei vari Barreto, Castillo, Kutuzov, Okaka e Ghezzal, Cavasin opta per il 4-4-2, torna Zauri in difesa, si rivede Guberti a centrocampo, Laczko si colloca sulla corsia sinistra, in avanti il tandem è composto da Maccarone e Pozzi.

Fin dalle prime battute Cavasin urla per caricare la squadra, richiama i propri giocatori in ogni occasione, è consapevole che senza un successo al San Nicola, la corsa salvezza sarebbe virtualmente terminata. Al 2’ Guberti sfonda sulla destra, Pozzi viene anticipato dall’uscita di Gillet. A parte una punizione di Parisi deviata dalla barriera, è il Doria a fare la partita, ma non si riesce a gonfiare la rete: al minuto 11 è Almiron a lanciare involontariamente Laczko verso la rete, ma l’esterno ungherese, anche per l’inadeguato movimento senza palla di Maccarone, perde il momento per la battuta e viene chiuso da Glik.

Il nostro baricentro è molto alto, gli esterni provano le sovrapposizioni appena ne hanno la possibilità, inevitabilmente si lascia qualche spazio a potenziali ripartenze avversarie, come al 16’ quando Curci è bravo a deviare il diagonale provato da Huseklepp, ma nessuno della terna arbitrale se ne accorge e si ricomincia dal rinvio dal fondo. Scampato il pericolo, ritorniamo a schiacciare il Bari nella propria metà campo ed è Gillet a salire in cattedra, deviando il tiro-cross operato da Guberti dall’out destro e soprattutto respingendo alla grande la conclusione ravvicinata a botta sicura tentata da Pozzi, servito da Laczko. È ancora l’ex empolese a rendersi pericoloso nella mischia generata dal conseguente corner, ma il direttore di gara non concede il penalty per una trattenuta di Rossi ai danni del n°9 doriano.

Sarà per la forza dell’avversario, sarà per l’enorme posta in palio, ma creiamo più occasioni da goal in 45’ che negli ultimi tre mesi: Pozzi sfiora in girata il gran goal su cross di Ziegler, Guberti calcia debolmente dopo una triangolazione con lo stesso attaccante, Poli in mischia non trova il bersaglio grosso, Laczko gonfia la rete al 33’ dopo che Masiello aveva salvato sulla linea una conclusione a botta sicura di Maccarone, ma la rete viene annullata per offside, e, 1’ più tardi, l’ex senese sfiora il goal con una conclusione a giro che sfiora il secondo palo. Prima dell’intervallo si segnala una conclusione di Rivas, servito in profondità da Almiron, che termina sul fondo.

Dopo il break ritorniamo in campo con i medesimi effettivi, restano 45’ per sbloccare il risultato, ci prova subito Guberti, ma Gillet è bravo a bloccare il suo tiro-cross dalla destra. Il caldo, la stanchezza e la paura cominciano a prendere il sopravvento, attacchiamo ma con meno veemenza e inferiore intensità, il Bari ha qualche spazio in più e ci prova con Rudolf andato via a Volta, ma Curci fa buona guardia sull’accorrente Rivas. Al 57’ la svolta del match: Gillet compie un miracolo deviando sulla traversa la girata di Poli, sul conseguente corner Huseklepp stende lo stesso centrocampista doriano, per il direttore di gara è rigore, sul pallone va Pozzi che realizza con freddezza, Gillet intuisce l’angolo, sfiora la sfera ma non può evitare che si gonfi la rete.

È difficile da spiegare, ma è comprensibile che possa accadere: una volta passati in vantaggio, paradossalmente ci facciamo bloccare ancora più dalla paura e dall’ormai scarsa abitudine ad avere un risultato pieno in pugno, concediamo molti metri all’avversario, che va subito ad un passo dal pari con un colpo di testa di Masiello a due passi da Curci, fortunatamente la sfera termina sul fondo. Cavasin prova a ricorrere alle forze fresche: dentro Macheda, Mannini e Tissone per Maccarone, Guberti e Poli, ma non riusciamo più a far salire la squadra, l’ex United perde quasi tutti i palloni, la spinta del centrocampo è un ricordo. Nel finale ci prova Rudolf, ma senza rendersi pericoloso come vorrebbe e viene espulso Poli direttamente dalla panchina per la reazione verbale nei confronti del direttore di gara, reo di non aver fischiato un evidente fallo subito da Pozzi davanti alla panchina blucerchiata.

Non succede più nulla ed è una notizia: il Doria sbanca il San Nicola, tiene accesa la fiammella della speranza, che va alimentata con altri 3 punti domenica contro il Brescia, altrimenti sarà stato tutto inutile. Un grosso applauso a chi ci ha creduto in campo, a chi ha spronato i ragazzi sia in panchina, che sugli spalti, dove erano presenti numerosi gruppi della tifoseria blucerchiata, protagonisti del rinnovo del gemellaggio con gli amici baresi e di un tifo commovente. Parma e Cesena espugnano Udine e Bologna, il Lecce esce sconfitto dal “Ferraris”, stasera giocheranno Catania e Brescia, c’è ancora tanto da soffrire, ma sperare non costa più nulla.

TABELLINO:

BARI-SAMPDORIA 0-1

RETE: 59′ Pozzi (rig.)

BARI (4-3-2-1): Gillet; A. Masiello, Glik, Rossi (49′ Rinaldi), Parisi; Bentivoglio, Almiron (46′ Codrea), Gazzi; Huseklepp (65′ Romero), Rivas; Rudolf. (Padelli, Donati, Kopunek, Alvarez). Allenatore: Mutti.

SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri, Volta, Gastaldello, Ziegler; Guberti (72′ Mannini), Palombo, Poli (78′ Tissone), Laczko; Pozzi, Maccarone (60′ Macheda). (Da Costa, Lucchini, Dessena, Biabiany). Allenatore: Cavasin.

ARBITRO: Gervasoni di Mantova.

AMMONITI: Rivas, Huseklepp, Bentivoglio (B); Pozzi, Volta (S).

ESPULSO: 93′ Poli (S) per proteste dalla panchina.

NOTE: spettatori 10.000, circa 200 doriani al seguito. Angoli: 6-5 per il Bari. Recupero: 1′, 5′.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]