Rabbia e personalità: il Napoli chiude la pratica Genoa in 25 minuti

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Il Napoli è vivo e nonostante la Champions vuole tornare in corsa anche in campionato. Dopo la sconfitta con la Roma, la squadra di Mazzarri si riprende il San Paolo giocando a tennis col Genoa grazie ad una prova di grande rabbia e personalità. 6-1 il punteggio finale della gara che il Napoli ha il merito di chiudere in meno di venticinque minuti con un 3-0 che lascia poco spazio ad interpretazioni.

Mazzarri, per una sfida estremamente delicata alla vigilia, conferma in blocco i titolarissimi. Solito terzetto con Campagnaro, Cannavaro ed Aronica nonostante i tanti errori visti nel match con la Roma, confermato anche il centrocampo con Maggio a destra e Zuniga a sinistra preferito nuovamente a Dossena, in mezzo al campo Inler in coppia con Gargano, preferito a Dzemaili nonostante condizioni fisiche non ottimali. In attacco assente Lavezzi per l’infortunio e quindi spazio a Goran Pandev nel tridente con Hamsik e Cavani. Malesani risponde con un 5-3-2 per coprirsi dai temibili esterni partenopei con la copertura di Mesto e Rossi con Granqvist, Dainelli e Kaladze al centro. A centrocampo la qualità di Seymour, Veloso e Jorquera in supporto alla coppia pesante composta da Caracciolo e Pratto.

La partita con la Roma non è stata digerita e i padroni di casa partono a mille: il risultato si sblocca al 12′ quando Maggio verticalizza su Cavani che, in posizione regolare, batte Frey con freddezza. Dopo centoventi secondi è ancora l’uruguayano a sfiorare il gol con un colpo di testa che termina sull’esterno della rete. Al 18′ arriva anche il raddoppio: Pandev conduce la ripartenza, palla deliziosa per Hamsik che si lascia rimpallare la prima conclusione, ma sulla seconda deposita in rete senza troppi problemi. Il Napoli gioca a memoria, il Genoa è alle corde ed al 23′ si inchina nuovamente al matador Cavani che con un tocco sotto scavalca Frey su verticalizzazione di un ispiratissimo Gargano. La squadra di Malesani prova una reazione che produce, alla mezz’ora, il gol del 3-1 con Jorquera che trova una bella conclusione che supera De Sanctis. Il momento favorevole al Genoa, però, dopo alcuni minuti di possesso palla, finisce lì e i partenopei tornano a macinare gioco. A cinque dalla fine della prima frazione di gioco Pandev, a campo aperto, ha la palla per il 4-1 ma Mesto lo sbilancia al momento del tiro, per Valeri incredibilmente non è rigore. Il gol del macedone, però, è solo questione di tempo e proprio in chiusura della prima frazione di gioco batte Frey dopo una bella azione personale.

Il Genoa inizia la ripresa con grande piglio: dopo quaranta secondi Jankovic costringe De Sanctis a chiudere in angolo, ma resta un tentativo isolato. Il Napoli è in completo dominio: dopo tre minuti è Gargano a firmare il quinto gol dei partenopei con una straordinaria conclusione su assist di un Hamsik in serata di grazia. Al quarto d’ora Cavani inizia la sua personale sfida per arrivare alla tripletta sprecando una clamorosa occasione da due passi, tre minuti più tardi l’uruguayano realizza ma il guardalinee annulla per un più che dubbio fuorigioco. Il Napoli abbassa il ritmo, prova ad amministrare. La partita scorre via senza troppi sussulti e Mazzarri concede minuti importanti a Fernandez, Dzemaili e Lucarelli. A dieci dalla fine arriva il gol che chiude il primo set: Zuniga parte dalla sinistra, converge verso il centro e trova una fantastica conclusione a girare che supera Frey.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]