Real Madrid, parla Zidane: “Non siamo i favoriti, Ronaldo è al 140%”

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Le parole del tecnico del Real Madrid in vista della finale di Champions League contro il Liverpool in programma domani alle ore 20.45

KIEV – Giornata di viglia, e che vigilia per Real Madrid e Liverpool che domani sera a Kiev si giocheranno la Champions League 2017-2018. Da una parte ci sono gli spagnoli che sono reduci da due successi consecutivi, tre negli ultimi quattro anni. I castigliani sono i favoriti per la vittoria finale ma Zidane, in conferenza stampa, non fa calcoli: “Non siamo i favoriti. Si può parlarne, dire cose del tipo che lo siamo ma non è così. Abbiamo una grande possibilità, ma è un’altra finale. Non siamo favoriti come non lo è il Liverpool, è 50 e 50. Per vincere ci servirà una grande partita. Nello spogliatoio? Nemmeno lì ci sentiamo favoriti”.

Le parole di Zidane in conferenza stampa

Domani sfida inedita con Klopp“Da giocatore penso di essere stato meglio io, come allenatore lo rispetto molto per la sua enorme esperienza. Quello che ha fatto nel calcio è fenomenale. Non posso dire come è rispetto a me, posso dire che ogni allenatore è diverso dagli altri e lui lo rispetto molto. Se mi sento stimato? Sì, anche se qualche volta no. Però quando parli con i giocatori e hai dato tutto, non puoi non sentirti stimato”. Su Ronaldo il tecnico francese dichiara: “Come sta Cristiano? Ronaldo è al 140%. Questo che faremo è l’ultimo allenamento dell’anno. Sappiate una cosa: CR7 vive per giocare partite come la finale del 26 maggio”.

Infine una battuta sulla gestione di una squadra con venti top-player: “Se qualcuno va in panchina è un problema mio e me lo gestisco io. Lo diceva anche Isco. Ed è vero, nel senso che devo prendere decisioni. Tutti i giocatori che mi avete nominato sono molto bravi e alcuni saranno lasciati fuori. Il giocatore all’inizio può essere deluso, ma quando inizia la partita è con la squadra e questo è ciò che dobbiamo fare. Siamo un tutt’uno, un gruppo. E succederà sempre così per un giocatore che rimane in panchina. Ma il giocatore che rimane in panchina può dare un contributo alla squadra e questo è importante. Siamo come sempre di fronte a una partita. Sono contento di poter vivere ancora una volta una finale. Questo momento, oggi e domani, ce li dobbiamo godere. Se domani avrò delle pressioni non mi interessa. È la vita, meglio così. È umano, provare emozioni pure e se avrò un po’ di pressione addosso, meglio”.