Reja: “Squadra sempre attaccata a questi colori, nel derby ci vuole però il 110%”

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Dopo la collina il sole. Edy Reja dopo la gran tempesta si presenta ai microfoni di Sky visibilmente soddisfatto. La vittoria non è stata roboante, ma la sua Lazio ha ottenuto i 3 punti lottando su ogni pallone, dopo una settimana complicata. Ma il sudore profuso dai suoi giocatori non è solo per lui: “La squadra non ha giocato per me, ma per questi colori, per questa maglia, hanno sempre dimostrato un grande attaccamento. Una settimana normale, non posso proprio dirlo, qualche problema c’è stato ma a me premeva molto che la squadra recuperasse, perchè giocando giovedi con buona intensità contro l’Atletico Madrid. Oggi non eravamo freschi, un pò incerottati, ho perso due giocatori subito. Un momento in cui siamo in grave difficoltà, anche Lulic non stava bene. Per il derby invece spero di recuperarli. Questa che viene sarà la prima settimana che facciamo normale. Non c’è settimana che non porti problemi. Spero che questa situazione finisca“. Il rapporto con Tare sembra recuperato, ma l’elogio maggiore va alla squadra: “Io e Tare ci siamo abbracciati, perchè sono tre punti pesantissimi. Devo fare i complimenti ai ragazzi, perchè hanno gli attributi, con cui si vincono le gare. Sono stati non bravi, eccezionali“.

Un appello anche a non fischiare alcuni giocatori, vedi Candreva, che devono ancora integrarsi: “Vestono i colori biancazzurri e bisogna tifare e aiutare questi giocatori in difficoltà. Vorrei che si riunisse tutto il popolo biancoceleste, e sarebbe un segnale importante. Quanto c’è l’aiuto del pubblico del pubblico c’è il dodicesimo uomo in campo. Il mio desiderio è sotterrare l’ascia di guerra“. Con Zola, papabile successore sulla panchina della Lazio, parla spesso, anche più volte a settimana: “Ma no ci conosciamo abbiamo vissuto un anno straordinario a Cagliari ci sentiamo spesso in settimana gli auguro di approdare nel campionato italiano in una grande squadra… Magari anche alla Lazio. Tutto può succedere nel calcio. Io sono sereno, tranquillo ho parlato col presidente, ci siamo chiariti, ho avuto problemi coi presidenti in tutte le squadre in cui sono andato, non è la prima volta e ci può stare. Dopo liti di questo genere il rapporto diventa molto più solido“.

Piovono elogi ancora per i suoi giocatori, ed anche un succoso autoritratto: “I miei giocatori sono i più forti del mondo sempre. Comunque ci stanno queste cose, sotto l’aspetto caratteriale sono uno abbastanza tosto, non le mando a dire a nessuno, e magari a volte prima di parlare bisogna pensare, e tenere la lingua collegata al cervello“. Delucidazioni tattiche: una punta, favorendo Hernanes, oppure due punte, questo è il problema: “Si potrebbe tornare anche a due punte, dovremo trovare un certo equilibrio. Noi ultimamente dietro abbiamo ballato parecchio, quando te ne mancano 3 o tutta la difesa, se si vuole fare la Champions non si possono prendere tanti gol. Oggi ho perso altri due giocatori, facciamo gli scongiuri, oggi ho visto altri giocatori sul tavolo, Hernanes aveva un problema agli adduttori. Spero di recuperarli in settimana, soprattutto recuperare energie. Nel derby bisogna mettere non il cento ma il centodieci per cento“. E la parola magica è stata pronunciata: derby.

[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]