Riflettori puntati su Giampiero Ventura, artefice di un grande Bari

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Mentre la preparazione del Bari continua e tutti sono concentrati sul difensore di cui tanto si chiacchiera, personalmente ritengo doveroso fare un applauso e focalizzare l’attenzione di tutti i lettori verso una persona senza la quale questa favola non avrebbe preso piede in questo modo: Giampiero Ventura.

Il mister è una persona carismatica che in questi mesi di permanenza a Bari non è mai stato messo in discussione ed ha saputo lavorare con bene con il materiale umano messogli a disposizione.

Va lodato non solo per la sagacia tattica con la quale fa scendere in campo l’undici biancorosso o per l’aver insegnato alle pedine dello scacchiere i giusti ovimenti da fare ma anche per il suo carisma e per la grande disponibilità verso i giornalisti.

E’ arrivato a Bari all’ombra di quanto aveva espresso Antonio Conte e in tanti avevano storto il naso. Si è messo a lavoro ed ha dispensato sempre tanti sorrisi nei momenti di grande euforia ma non ha lesinato parole quando durante la stagione ci sono stati periodi meno entusiasmanti.

Ha svolto un lavoro per nulla semplice ed ha saputo far dimenticare, o quasi, il suo predecessore attraverso i fatti e senza mai promettere nulla e senza mai trovare scuse quando i risultati non erano soddisfacenti. Onesto fino in fondo ha guidato la squadra e continua a farlo con semplicità e senza voler fare il così detto “fenomeno”. Qualche volta testardo nelle sue decisioni ma sempre pronto a ricredersi se qualcosa fosse cambiata.

Forse qualche volta il Bari poteva essere disposto diversamente in campo ma ricordiamo che bisogna ammettere che un grande mister deve saper lavorare con le pedine messe a sua disposizione dalla società e probabilmente Ventura ha sempre ritenuto opportuno insegnare il solito modo di gioco spumeggiante, indipendentemente dall’avversario, poiché è conscio che la rosa non presenta al suo interno alcun fuoriclasse che possa tirar dal cilindro il famoso colpo di genio risolutore.

La favola Bari ha le basi che risiedono dentro una serie di fitti passaggi (qualche volta anche molto rischiosi) che sin dalla difesa tendono ad allargare le maglie avversarie per poi colpire in maniera micidiale attraverso le fasce. Al di la dell’aspetto tecnico va fatto un applauso al mister per come riesce a fare da scudo alla squadra quando vi sono tensioni eccessive e per la dote innata di comunicatore.

Lui è la voce della società il più delle volte e sapere che i colori biancorossi sono nelle mani di un uomo che sa quello che fa, che ha grande saggezza e che sa assumersi ogni responsabilità nella buona e nella cattiva sorte, devo dire che fa vivere sogni tranquilli. Sicuramente non è infallibile e di certo qualche acquisto fatto da Matarrese e Perinetti sotto sua precisa richiesta non è stato azzeccatissimo ma queste sono cose che possono capitare e che fortunatamente non hanno intaccato lo splendido risultato finale che il Bari ha ottenuto insperatamente.

Adesso non ci resta che aspettare l’inizio del campionato con tra l’altro una delle sfide più attese, quella contro la Juventus al San Nicola. Il Mister saprà preparare mentalmente oltre che fisicamente tutti coloro che inizieranno questa nuova avventura, ancora una volta in Serie A.

Grazie Mister Ventura.

[Giò Ametrano – Fonte: www.tuttobari.com]