Rinvio Napoli-Juve, sottopassaggio Claudio ancora chiuso, la testimonianza di chi lavora e conosce Fuorigrotta

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Parleremo ancora per ore, per giorni e per settimane del rinvio di Napoli-Juventus, forse fino alla partita e anche dopo le polemiche, gli sfotto e le accuse si moltiplicheranno, noi proveremo a parlare sempre di calcio evitando situazioni spiacevoli ma intanto non possiamo non dare voce a chi conosce bene i rischi di una struttura vecchia come il San Paolo che quando piove e piove tanto rischia di diventare molto pericolosa per diversi motivi. La testimonianza di Francesco Giordano tecnico televisivo qualificato, che con la sua Ved Service collabora con i network nazionali e locali, è  importante. “Ma hanno capito – ci dice – che dopo il diluvio era saltato tutto? Gli impianti erano a rischio e soprattutto noi rischiavamo per la nostra incolumità”.

 

Forse non tutti sanno – continua Francesco Giordano –  che l’ingresso agli spogliatoi del Napoli è alla fine di una discesa (dove entrano i pullman) che diventa un fiume in piena e se si otturano due tombini all’ingresso (bastano poche foglie!) c’è il pericolo di allagamento totale. Subito dietro quel cancello c’è la MIX ZONE, cioè la zona dove si fanno le interviste ai calciatori. Poi si prosegue con un cunicolo che è senza via di uscita fino dentro allo spogliatoio del Napoli e le uscite di sicurezza sono tutte sotto il livello della strada e del manto erboso e per passare dalla tribuna agli spogliatoi bisogna attraversare il famoso “fossato”. Con la possibilità di allagamento c’era il rischio altissimo che ci scappasse il morto”.

E intanto chi vive il quartiere di  Fuorigrotta, perché ci abita o ci lavora, come Fabrizio Reale, con un suo scritto sul blog  Laboratorionapoletano.com ci spiega  come stanno le cose anche questa mattina.

Solo chi non conosce Fuorigrotta e le tante problematiche che questo quartiere, sorto all’interno di una delle caldere vulcaniche che costituiscono i Campi Flegrei, deve affrontare ogni qual volta si scatena un forte temporale, può criticare la decisione di rinviare la partita Napoli-Juventus del 6 novembre. Se le parole del prefetto, pubblicate su Il Mattino e rilanciate da tuttonapoli.net non fossero esaustive, a quanti hanno cercato di mettere in primo piano la necessità di giocare una partita di calcio piuttosto che la sicurezza dei tantissimi che si sarebbero recati allo stadio, la fotografia scattata stamattina alle 9.30 circa dimostra che, ad esempio, – come purtroppo accade anche per una semplice pioggia copiosa – il sottopasso di via Claudio, la strada che passa sotto lo stadio San Paolo di Napoli, ancora stamane risultava per metà impraticabile causa allagamenti.  Nella giornata di ieri largo Barsanti e Matteucci, accanto allo stadio, passaggio obbligato per le tifoserie ospiti, era completamente allagato.

La questione sicurezza e le problematiche legate al maltempo in un quartiere che in passato è stato più volte letteralmente alluvionato (si ricordano ancora gli eventi del settembre 2001 allorquando furono de facto smantellati da un fiume di fango ed acqua interi laboratori del CNR siti in via Marconi alle spalle dello stadio) devono ancora una volta di più far riflettere su se sia il caso o meno di investire per ricostruire il “tempio del Napoli” in questa sede, intervenendo anche su assi viari, fogne, infrastrutture, o se sia il caso di cercare altrove una nuova collocazione per lo stadio”.

[Francesco Molaro – Fonte: www.tuttonapoli.net]