Roma, il punto: giallorossi assenti nei momenti decisivi

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logo-romaGuardando solo al risultato si rischierebbe di sbagliare le valutazioni. La batosta subita dalla Roma allo Juventus Stadium è evidente, ma solo nelle proporzioni di un tabellino che nel 3-0 non rispecchia quanto visto realmente in campo. La squadra di Garcia ha affrontato il match con personalità, imponendo spesso il suo gioco, con tanto possesso palla e costringendo la formazione di Conte a un atteggiamento quasi da provinciale.

Ma questa Roma coraggiosa (e forse un pizzico presuntuosa…) è però mancata nei momenti decisivi. Ha subìto il primo gol proprio quando stava mettendo alle corde la Juventus, sottovalutando le capacità in area di giocatori come Tevez e Vidal e poi soprattutto a inizio ripresa quando Castan si è fatto sorprendere molto ingenuamente dal movimento di Bonucci. A quel punto la gara è praticamente finita, anche se Totti e compagni hanno provato a reagire ancora fino alla mazzata finale della doppia espulsione De Rossi-Castan e il conseguente rigore siglato dall’ex Vucinic.

Nulla da dire. Aiutini o no, la Juventus ha fatto vedere perché da oltre due anni sta dominando la Serie A e, con 8 punti di vantaggio sulla Roma, sembra avviarsi a uno storico tris. Con dieci vittorie consecutive è stata capace di recuperare i 5 punti di distacco dai giallorossi, ribaltando completamente una classifica che alla decima giornata vedeva la Roma nettamente al comando

Una Roma, alla prima sconfitta di questa stagione e con appena due successi nelle ultime 8 gare, che però non deve cancellare quanto di buono fatto finora e, come sottolineato da Garcia, con ancora 20 giornate da giocare, ha tutto il tempo per confermarsi seconda forza del campionato, conquistare un posto in Champions e magari provare a dare fastidio alla Juventus, che prima o poi una flessione per forza di cosa dovrà averla.

Tornando alla gara e alle scelte di Garcia, forse a posteriori quella di tenere inizialmente in panchina Destro (o Florenzi) per far spazio al tridente con Totti, Gervinho e Ljajic, non è stata del tutto fortunata. I due esterni, complice la tattica perfetta studiata da Conte, non hanno mai trovato spazio per lanciarsi in velocità sbattendo sempre contro il muro bianconero. Ljajic, a inizio match, ha avuto una palla buona da Totti ma la sua conclusione è stata respinta in qualche modo da Buffon e Chiellini, poco prima di subire lo svantaggio.

Complessivamente la Roma non ha quasi mai sofferto la pressione della Juventus, ma alla fine, complice anche l’infortunio di Pjanic, ha incassato tre reti, praticamente la metà dei gol presi finora in stagione, tutti su palla ferma: da un fallo laterale, su una punizione e su un calcio di rigore (a seguito di un’altra punizione!)

Un aspetto su cui riflettere, ma non su cui abbattersi, considerando che per la squadra di Garcia c’è subito la possibilità per riscattarsi e ripartire. Calciomercato a parte (con il colpo a sorpresa Nainggolan, oltre a quello di Paredes), ci sarà prima giovedì la gara di Coppa Italia con la Sampdoria, per guadagnarsi un’altra grande sfida con la Juventus nei quarti, e poi domenica l’ultima del girone d’andata sempre all’Olimpico con il Genoa. Nonostante le squalifiche di Castan, De Rossi e Ljajic, servono tre punti per girare a quota 44 e rendere questa prima parte di campionato comunque straordinaria.

[Marco Terrenato – Fonte: www.vocegiallorossa.it]