Roma, Pjanic: “Possiamo grandi cose, voglio migliorarmi”

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Miralem Pjanic ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Riscone di Brunico:

Borini è a Liverpool, sta per essere ceduto, cosa ne pensi?

“Se parte vuol dire che è un accordo con la società, se è contento lui lo sono anche io. Ha fatto una grande stagione ma questo è il calcio, guardiamo avanti e vediamo cosa succederà. Io sono contento per lui anche se perdiamo un buon giocatore.”

Cosa ti aspetti da questa stagione? Servono rinforzi?

“Magari, per ora siamo qui a lavorare, abbiamo la possibilità di avere quasi tutto il gruppo, manca solo Daniele. Possiamo fare grandi cose, non si deve parlare troppo, dobbiamo lavorare. Abbiamo cambiato allenatore e siamo tutti concentrati sulla stessa idea per andare avanti. La squadra c’è, dobbiamo avere la mentalità giusta per lottare con gli altri, non abbiamo paura.”

Rispetto allo scorso anno siete meno forti o no? Si può lottare per lo scudetto?

“Non ti posso rispondere ancora, la squadra non ha cambiato tanto, è arrivato qualcuno ma sono solo 10 giorni di ritiro. Vedremo che squadra avremo all’inizio del campionato, con la squadra che c’è ora possiamo lottare per lo scudetto”

Il tuo ruolo di interno come cambia con Zeman. Ti senti a tuo agio?

“Cambia perchè il gioco di Luis Enrique era più sul possesso di palla, Zeman cerca la velocizzazione: così sono più vicino alla porta avversaria, una cosa che mi piace e spero di fare tanti gol. Non abbiamo comunque lavorato ancora tanto sulla mia posizione, ne parleremo più avanti con il mister per capire cosa dovremo fare. Regista? Non so, il mister decide ma il mio posto è più vicino alla porta avversaria.”

Che obiettivi personali hai per il futuro?

“Per essere la mia prima stagione in Italia lo scorso anno sono andato bene. Posso fare meglio, in questa stagione vorrei prendermi più responsabilità, conosco meglio i compagni e il calcio italiano. Voglio fare un certo numero di gol e di assist.”

Lo scorso anno, come per la squadra, hai avuto un rendimento altalenante. Come mai?

“Ho avuto un problema fisico dopo la Lazio e ci ho messo un pò a ritrovare il ritmo partita: non potevo aiutare la squadra come volevo e si vedeva che non mi sentivo bene fisicamente. Se non sono al cento per cento non riesco a dimostrare le mie qualità. Le ultime due gare ho ritrovato ritmo e fiducia ma ho avuto un mese dove sono stato un pò male. Spero che in questa stagione non ci saranno periodi simili con infortuni, voglio aiutare la squadra al massimo. L’anno scorso alla squadra è mancata la continuità, giocavamo bene in casa e fuori invece avevamo paura: è una cosa da cambiare, soprattutto nelle gare in trasferta, solo così faremo un grande campionato.”

Siete ai livelli di Juve e Milan? Servono acquisti?

“Se guardiamo i nomi che hanno quelle squadre forse sono più forti ma non vuole dire niente. La cosa che conta sono l’atmosfera e il gruppo, sono sicuro che in rosa abbiamo giocatori di qualità, possiamo lottare con loro. Lo scorso anno, a parte la gara contro la Juve a Torino, non c’è stata una squadra nettamente superiore a noi. sono sicuro che faremo bene, dobbiamo avere la giusta mentalità dall’inizio alla fine e sarà importante per la fiducia partire subito bene.”

Hai mai pensato di andare via?

“Troppo presto per questo, non volevo andare via così. Ho firmato per quattro anni e voglio rispettare il mio contratto. Con questa squadra vogliamo tutti entrare in Champions, una competizione bellissima che mi manca. Spero che si possa raggiungere con una grande stagione, anche per i nostri tifosi che lo scorso anno sono sempre stati con noi e non hanno visto i giusti risultati.”

Può essere un vantaggio non affrontare le Coppe?

“La Roma è una squadra che deve essere in una competizione europea, non esserci pesa nello spogliatoio ma noi guardiamo avanti. Non credo sia un vantaggio ma una squadra è sempre composta da 23 calciatori, quindi tutti preferiscono giocare una competizione europea piuttosto che solo il campionato.”

Lo scorso anno soffrivate in trasferta: un problema tattico o di personalità?

“Abbiamo giocatori di personalità. Dopo qualche sconfitta è iniziato un problema mentale, non è possibile andare a Lecce e perdere 4-0…Non so da dove arrivasse questo problema, la testa deve essere sempre pronta dall’inizio a fare male all’avversario e noi non lo abbiamo fatto.”

Ti sorprenderesti di non essere titolare nella Roma? Bradley e Tachtsidis sono richiesti da Zeman…

“Se giocano vuol dire che sono più bravi di me ma non ho paura. Io voglio essere sempre tra gli undici titolari”

Ti senti pronto a diventare un punto di riferimento per la Roma?

“Lo voglio, ho 22 anni ed è la mia quinta o sesta stagione tra i professionisti, ho esperienza internazionale. Mi sento pronto per prenderla, ci sono comunque giocatori molto più importanti per me, io voglio aiutare la squadra e fare bene.”

Ti senti più a tuo agio con il calcio di Zeman rispetto a quello di Luis Enrique? Delle lingue che parli l’italiano è la più difficile?

“Si perchè non lo parlo ancora bene ma capisco quasi tutto. Non conosco ancora tutte le parole ma faccio il possibile per parlarlo meglio. Io mi sento come tutti gli altri e voglio dimostrare al mister che posso essere titolare, poi la scelta è sua. A me piacciono sia le verticalizzazioni che il possesso palla, vedremo quello che ci chiedrà il mister.”

Come ti trovi con i metodi di allenamento di Zeman? C’è qualche compagno che ti ha stupito?

“Ho sempre lavorato così, forse un pò più dura…Una preparazione non può essere facile, sono sicuro che stiamo facendo un buon lavoro ma che si vedrà in campo. Sorprese? Nessuno molla nel lavoro atletico, mi fa piacere, c’è Lamela che lo fa molto bene ma vedo tutti quanti ben disposti verso il lavoro che stiamo facendo.”

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]