Samp, Costa: “E’ stato un inizio di campionato che ognuno poteva sognare, ma difficilmente si poteva immaginare”

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Ha ricoperto sia il ruolo di centrale di difesa sia quello di esterno basso, Andrea Costa, disputando ottime partite e soprattutto quest’anno facendoci urlare di gioia per la sua incornata di testa in quel di San Siro. Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva il difensore blucerchiato.

Andrea, la nuova stagione non poteva iniziare in un modo migliore. Il gol vittoria a S.Siro contro il Milan e una Sampdoria gagliarda e combattiva. Ti immaginavi un inizio di campionato del genere?
“Un inizio di campionato di questo genere non facile da immaginare. E’ stato un inizio di campionato che ognuno poteva sognare, ma difficilmente si poteva immaginare”.

Ti stai ben disimpegnando sia da centrale sia da esterno sinistro, evidenziando grande duttilità tattica. In quale ruolo ti senti di poter rendere al massimo?
“Non saprei anche perchè nella scorsa stagione ho fatto più o meno metà campionato da centrale e metà campionato da esterno basso. Quest’anno essendo partito da terzino ti direi che mi trovo meglio in quel ruolo anche se al centro della difesa non mi sono trovato male”.

Se il tuo rendimento continuasse su questi livelli, un pensierino alla Nazionale inizieresti a farlo?
“No. Sinceramente non ci penso. Ho altri pensieri. Io penso a fare un ottimo campionato con la maglia della Samp e facendo un’ottima stagione con una squadra importante come quella blucerchiata si ha più visibilità e allora poi si può pensare ad altro”.

La partita di Verona è stata l’unica occasione nella quale abbiamo visto una Sampdoria sotto tono, ben lontana dai suoi standard. Come avete interpretato la prima sconfitta esterna stagionale?
“C’è una grossa differenza tra la sfida di Marassi contro il Napoli e quella col Chievo. Per alcuni fattori non siamo riusciti a fare la stessa prestazione. In casa contro i partenopei abbiamo giocato con grinta, mentre a Verona abbiamo compiuto un passo falso, ma dalla trasferta di Parma rivedremo la Samp di inizio stagione”.

La forza del gruppo si sta rivelando una delle armi vincenti della compagine allenata da mister Ferrara. Immaginiamo che sia emersa anche dopo lo sfortunato errore compiuto da Romero in occasione del gol decisivo contro il Chievo. Come lo avete rincuorato e come ha regito il n°1 blucerchiato?“Sergio non penso che abbia bisogno di grosso aiuto. E’ un giocatore importante che c’ha aiutato a portare a casa diversi punti in campionato. L’errore può capitare, solo che quando capita ad un portiere è più pesante”.

In estate la società ha investito sul mercato per procedere a riscattarti dalla Reggina. Come ci si sente quando hai alle spalle una società solida che punta ciecamente sulle tue qualità?
“E’ fondamentale per un giocatore, sia per il singolo sia per la squadra, avere alle spalle una società seria, come la Samp, che garantisce tanto”.

Il pubblico Sampdoriano ha avuto il piacere di conoscerti non soltanto in campo per le tue qualità tecnico-tattiche, ma anche per quelle umane. Un esempio su tutti la tua vicinanza alla famiglia Morosini per la scomparsa di Piermario, tuo grande amico e cuore blucerchiato. Cosa ti ha lasciato dentro quel ragazzo descritto da tutti come una persona eccezionale dentro e fuori dal campo?
“Mi ha lasciato tanto soprattutto sotto il punto di vista umano. Più che un collega ed un compagno di squadra, Piermario era un amico. Lo sappiamo tutti aveva avuto tante disgrazie dalla vita e una cosa che mi ha colpito molto è stata una forza che in pochi ho riconosciuto”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]