Sassuolo-Atalanta 2-0: Zaza-Berardi castigano i neroazzurri con il “mal di trasferta”

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logo-atalantaA Reggio Emilia, arriva la sesta sconfitta esterna in 7 partite per l’Atalanta che fuori da Bergamo, sembra andarci più per onor di firma che per giocare a calcio. Il Sassuolo, squadra che qualcuno ad inizio anno dava già destinata in B, ha dimostrato di avere un ottimo organico, con un buon centrocampo e soprattutto due attaccanti (Zaza e Berardi) che segnano con continuità.

PRIMO TEMPO – Nel primo tempo, dopo pochi minuti, lo sfortunato bellini è costretto ad abbandonare il campo e poco dopo, ha dovuto seguirlo negli spogliatoi pure Stendardo. Al posto di Bellini è entrato Scaloni, mentre al posto di Stendardo, Cazzola che misteriosamente si è andato a posizionare in difesa, quando si pensava che Colantuono arretrasse sulla linea dei difensori Migliaccio, lasciando Cazzola al centro del campo.

Non solo, ma perchè inserire Cazzola e non Baselli, reduce da ottime prestazioni con la Nazionale Under 21? Bho, su queste cose, è facile parlare con il senno di poi, per cui mi limito alla domanda senza cercare risposte. Nella prima frazione di gioco, l’unico tiro in porta è stato del Sassuolo che con un colpo di testa di Berardi ha impensierito Consigli, per il resto, zero assoluto.

SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo, il Sassuolo ha cercato con insistenza la via del gol che è arrivato su un calcio piazzato di berardi deviato da Consigli ma sulla respinta corta è più lesto di tutti Marrone che rimette il pallone al centro dell’aerea piccola dove Zaza lasciato colpevolmente libero batte il portiere. Il raddoppio arriva poco dopo con un incursione in area di Berardi che batte l’estremo difensore nerazzurro. Solo l’espulsione di Antei che lascia il Sassuolo in 10, risveglia i bergamaschi che con Denis vanno vicinissimi al gol, ma Pegolo respinge alla grande un tiro ravvicinato a botta sicura dell’argentino. La partita finisce con un assedio sterile dei nerazzurri che escono dal campo sconfitti.

GIOCO E MENTALITÁ – Ora probabilmente ci si appiglierà alla scusa degli infortuni di Bellini e Stendardo, ma l’atteggiamento e il gioco, sono stati i soliti visti nelle ultime trasferte. Un’Atalanta alla ricerca più del pareggio, pensando a difendersi senza creare mai un’azione pericolosa degna di nota. Denis e Livaja davanti non hanno inciso per nulla e se è vero che gli arrivano pochi palloni, un attaccante, deve essere bravo ad andare a prendersli i palloni giocabili, cosa che Denis non fa mai, troppo fermo la davanti ad aspettare il pallone sui piedi e puntualmente anticipato o stoppato dai difensori avversari. Livaja fa sicuramente più movimento dell’argentino, ma pure lui sembra incaponirsi più nell’azione personale che cercare l’intesa con Denis.

LE PROMESSE DI CIGARINI – Cigarini l’aveva promesso a Marino: ”Non ci saranno più cali di tensione in trasferta, promesso”. Pronti via, ecco di nuovo l’Atalanta che a Sassuolo 8non al Camp Nou), rinuncia a fare la partita, giochicchia in attesa di chissà quale regalo divino. Il Sassuolo, squadra affamata, non ha fatto vedere chissà quale gioco, ma ha avuto semplicemente più coraggio e voglia di vincere. Basta poco in questo campionato per far la differenza. Ci sono squadre mediocri che basterebbe un pizzico di cattiveria e voglia in più, per far punti e raggiungere la salvezza senza patemi. Invece niente, fuori casa, i bergamaschi vanno in gita e i tifosi pagano il biglietto per vedere il nulla assoluto.

MODULO 4-2-3-1: Premesso che anche il modulo a “Farfalla” (5-5-5), di Lino Banfi nell’Allenatore nel pallone, non servirebbe a nulla se non ci sono i giocatori determinati alla vittoria, mi piacerebbe vedere un 4-2-3-1 con Migliaccio e Carmona davanti alla difesa, Cigarini spostato più avanti  a fare da trequartista con Bonaventura e Moralez esterni alti a sostegno di Denis punta. Dico Denis, perché anche se cammina in campo, non verrà mai sostituito, godendo di un’immunità inspiegabile. A conclusione di tutto, ormai, sono rimaste pochissime le squadre che giocano con 2 punte di ruolo, il 4-2-31, è l’evoluzione del 4-4-2.

CALENDARIO DIFFICILE E CALSSIFICA CORTA – Ora il futuro, non è per nulla sereno. Domenica arriverà a Bergamo la Roma, partita tutt’ altro che semplice e poi si andrà in trasferta a Genova contro il Genoa rinato dalla cura Gasperini. Prima di Natale il Verona fuori casa e la Juve. Pensare di far punti in queste 4 partite è impresa ardua. La classifica si è accorciata con le vittorie del Sassuolo, il pareggio della Samp che con l’arrivo di Mihjlovic ha pareggiato giocando bene contro la Lazio, il Chievo ha vinto il derby e non gioca affatto male, il Parma ha vinto a Napoli, l’Udinese ha battuto la Fiorentina, due vittorie pesantissime.  Attenzione duqnue a dare per spacciate altre squadre, meglio guardare in casa propria e cominciare a correre, perché dietro non scherzano e sono squadre attrezzate per lottare fino in fondo.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]