Sassuolo-Genoa 4-2: i rossoblù reggono fino al 2-2

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logo-genoaIl Genoa ha retto fino al 2-2 col Sassuolo. Poi, come accaduto col Bologna, ha perso le energie: anche se non va sottovalutato l’ennesimo errore arbitrale sul primo gol di Floro Flores che ha toccato il pallone di mano. Probabilmente, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, il tecnico Gian Piero Gasperini starà annotando ciò che occorre per la prossima stagione e iniziare a puntare a qualcosa di più della salvezza. Perché ormai è questo l’argomento da affrontare. Innanzitutto con gli emiliani, molto deboli in difesa ma efficaci in fase offensiva, si è proposta l’esigenza di un regista: meglio ancora, un vice-Matuzalem visto che il brasiliano è infortunato. Mancava chi dettava i tempi alla manovra e che ordinasse la fase difensiva e quella offensiva: e quando non c’è il metronomo la squadra si scolla e non riesce più a giocare in modo concreto ed efficace. In sintesi: mancavano ordine e disciplina. In più se mancano a un certo momento le forze è ovvio che la squadra cede. Quindi occorre un giocatore con caratteristiche simili al titolare brasiliano. Bertolacci (che è uscito infortunato) e Cabral (che tiro a parte ha fatto davvero poco) non possono ricoprire questo ruolo delicato.

Si parla di Amorim: vedremo se si chiuderà questa trattativa col Benfica. Altra necessità del prossimo mercato del Genoa. Si dovranno acquisire degli esterni veri che sappiano eseguire il gioco di Gasperini: ossia saper appoggiare la punta centrale, scambiandosi anche la posizione, e saper ripiegare nella fase difensiva chiudendo gli spazi sulle fasce. E, soprattutto, occorrerà saper resistere alle “sirene” del mercato per tenere il più possibile i pezzi pregiati su cui il tecnico fa affidamento: Perin, Gilardino, Bertolacci, Sturaro (l’elenco è solo parziale) devono essere trattenuti. Domenica prossima arriverà la Roma al Tempio e sarà la gara conclusiva del torneo. É vero che il momento di forma è decisamente infelice per il Grifone, ma mi piace pensare ancora all’obiettivo cittadino. Se la Sampdoria (che giocherà di sabato sera) fosse sconfitta a Udine, i rossoblù l’agguanterebbero e terminerebbero davanti per effetto dei gol segnati nei derby (3 contro 1). E’ vero che nel Genoa mancheranno Antonelli e Gilardino per squalifica, ma i giallorossi non avranno più motivazioni. In fin dei conti, come si dice volgarmente, “il pallone è tondo” e tutto può accadere. Ma come giustamente vogliono i tifosi, occorre crederci. Passo e chiudo!

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]