Serie A e Plusvalenze: Il lato nascosto della ricchezza nel calcio

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Il calcio italiano non è solo passione e agonismo, ma anche numeri e strategie finanziarie. Un dato sorprendente: negli ultimi dieci anni, le plusvalenze dei club di Serie A hanno raggiunto la cifra di 5,6 miliardi di euro, pari a circa il 19% del fatturato complessivo, che ammonta a 30,5 miliardi secondo i dati raccolti da Calcio & Finanza.

Le plusvalenze, spesso generate dalla compravendita di calciatori, sono diventate uno strumento cruciale nei bilanci delle società calcistiche. Non si tratta solo di generare profitto, ma di dare respiro ai conti, superare i vincoli del fair play finanziario, e mantenere la competitività sul mercato.

Tra gli effetti positivi, c’è il respiro ai conti, perché permette ai club di migliorare i propri bilanci, rispettando i parametri del Fair Play Finanziario (FPF) e evitando sanzioni, di lega di serie A.

La flessibilità negli investimenti e quindi generare utili, che consente di reinvestire in nuovi acquisti, infrastrutture o nel settore giovanile.

L’attrattività per gli investitori, rende infine i bilanci più lineari per il club e più appetibile anche per gli sponsor.

Secondo i dati elaborati da Transfermarkt, la valutazione dei calciatori ha un impatto determinante. I club investono sui talenti con l’intento di rivenderli a cifre più elevate, creando margini utili alla sostenibilità.

Ma non mancano le critiche, alcuni analisti parlano di “gonfiamento artificiale” dei valori, che rischia di minare la trasparenza del sistema.

Valutando quindi i rischi negativi, si potrebbe incappare nel gonfiamento artificiale dei valori, con scambi di calciatori con valutazioni elevate ma non realistiche, generando le cosiddette plusvalenze “fittizie”.

Basare la sostenibilità su operazioni di mercato può essere pericoloso, soprattutto se i risultati sportivi non supportano la valorizzazione dei giocatori.

Per ultimo, la UEFA, dal 2023 ha introdotto norme più rigide per evitare abusi, imponendo limiti all’ammortamento e richiedendo valutazioni attendibili nei trasferimenti.

Il peso delle plusvalenze nei bilanci è un segnale per il calcio moderno che non può prescindere dalla finanza. E mentre sugli spalti si canta e si soffre, nei retrobottega delle società si maneggiano cifre da capogiro.

A cura di Francesco Forziati