L’Italia sogna cinque squadre in Champions: ogni punto europeo conta per il ranking UEFA e il futuro della Serie A
Il destino d’Europa passa non solo per i nostri stadi. L’Italia può sognare in grande: cinque posti nella nuova, ricchissima, UEFA Champions League. Ma la corsa è un affare di stato, dove conta ogni singola vittoria, dalla Conference alla coppa maggiore.
Ogni autunno, mentre le foglie ingialliscono e le notti si fanno più fresche, il calcio italiano si ritrova unito da una missione che va oltre la rivalità di campionato: conquistare il famoso quinto posto in Champions League.
Non è un regalo, non è una deroga.
È un premio al merito, un bonus guadagnato sul campo da tutte le squadre di Serie A che si avventurano nelle coppe europee.
Con il nuovo formato della Champions League, due posti aggiuntivi vengono assegnati alle nazioni che, a fine stagione, avranno collezionato il miglior e il secondo miglior coefficiente UEFA stagionale.
Nella classifica, quella fredda tabella che al momento ci vede in rincorsa, con i suoi 5,875 punti, secondo i dati attuali, è lontana dalla vetta, dove nazioni come Portogallo e Inghilterra fanno la voce grossa. Ma è qui che entra in gioco l’aspetto più affascinante di questa corsa: conta la totalità.
Se la Juventus, l’Inter, il Napoli o l’Atalanta, vincono in Champions League, o la Fiorentina e Roma impegnate in Europa League e Conference strappano un pareggio cruciale in trasferta, quel punto, diviso per il numero totale delle nostre squadre contribuisce in maniera importante al tesoretto nazionale.
Il calcio italiano, storicamente abituato a una gestione “individualistica” delle proprie avventure europee, è chiamato ora a una solidarietà forzata. Ogni club, dai giganti ai provinciali in ascesa, è parte di un unico ingranaggio che, se funziona alla perfezione, può regalare un sogno e, soprattutto, una pioggia di milioni a tutto il sistema.
Una vittoria di una squadra di Serie A nella meno blasonata Conference League può valere, ai fini del ranking, quanto una vittoria in Champions. Questo è il paradosso e la bellezza della lotta per la quinta piazza.
La sfida è aperta. La classifica si aggiorna dopo ogni fischio finale. Per agguantare uno dei due posti d’onore e staccare il pass per la quinta squadra, l’Italia deve superare non solo le potenze tradizionali come la Spagna e la Germania, ma anche le sorprese come Danimarca, Polonia o Cipro, che grazie a un numero minore di squadre da “sfamare” con i punti, riescono a mantenere un’alta media.
È tempo di stringere i denti. La Serie A ha bisogno che ogni squadra dia il massimo, che ogni pallone sia lottato come se fosse l’ultimo. Il sogno di cinque italiane nella Champions League del futuro non è mai stato così concreto.
Ogni partita, ogni punto, ogni vittoria sarà importante per l’Italia in campo.