Il derby totale lo gioca anche Ganso. La lista degli attaccanti della Juve

573 0

Sono arrivati alle 18. Sono usciti intorno alle 19.30 dall’uscita sul retro. E non è un pesce d’aprile, visto che è tutto successo il 30 marzo. E’ durato circa un’ora e mezza l’incontro fra il Milan e il mondo Ganso. Cosa si sono detti nell’incontro – di preciso – possiamo intuirlo. Ma l’incontro è andato bene, eccome. Più di mille parole vale il sorriso di Galliani, all’uscita dalla sede. Neanche una dichiarazione ufficiale, nonostante l’ottimo umore. “Ho già parlato abbastanza, oggi” “Ganso? E chi ha detto che ci siamo incontrati…”, questo più o meno accompagnato dal solito, gaudente, “arrivederci” con saluto alla telecamera. Il saluto dei giorni più sereni.

Galliani il suo derby l’ha già cominciato a giocare. Ed è come se avesse fatto un gol, come se sabato sera partisse già in vantaggio, probabilmente anche insperato. Perché se Galliani aveva cominciato a corteggiare il trequartista brasiliano già da questa estate, quando si era intavolata la cessione di Ronaldinho, nel frattempo l’arrivo di Leonardo all’Inter ha cambiato le carte in tavola. Il rapporto fra brasiliani è sempre particolare, quello fra l’allenatore nerazzurro e Ganso ancora di più. Lui stesso l’ha confermato proprio a Sky, martedì pomeriggio al telefono: “con Leonardo ci sentiamo spesso, siamo amici”. Insomma: come era successo per Kakà e Pato, Leonardo mette a disposizione le sue conoscenze e le sue doti per aiutare sul mercato. Ma ora, visto dal punto di vista del Milan, Leonardo è il nemico. Ecco perché per Galliani è come se fosse un derby.

E così ha voluto accelerare. Ha detto all’entourage di Ganso che il Milan è seriamente interessato a lui. Ganso, anzi i suoi rappresentanti, hanno detto che si può fare. I rappresentanti peraltro non sono persone qualunque, semplici intermediari. Sono Papito Lima, il fratello manager del giocatore, che poi relazionerà alla famiglia (e soprattutto a Ganso) come è Milano, come e cosa è il Milan. Insieme a lui Thiago Ferro, il direttore di DIS, l’area sportiva del gruppo Sonda che detiene il 45% del cartellino del giocatore e Bruno Misorelli, anche lui brasiliano, rappresentante italiano del gruppo Sonda. Più Gaetano Paolillo, agente Fifa che si è occupato di presentare le parti e che tiene i rapporti. E che soprattutto al Milan ha già portato Kakà. Insomma c’era la famiglia e i proprietari del cartellino. Parlare con loro, a Milano è stato importante. Importantissimo, tanto da sentirsi in vantaggio sulla corsa al brasiliano.

Al momento invece ancora non c’è uno in vantaggio sugli altri attaccanti sulla lista della Juve: a proposito di brasiliani Neymar piace molto, ma piace soltanto. Barcellona e soprattutto Chelsea sono decisamente avanti. Basta cambiare una lettera per un altro obiettivo, forse più praticabile: Nilmar del Villareal. E senza spostarsi troppo Giuseppe Rossi. Chissà che gusto aver visto Matri e Pepito segnare insieme martedì sera. Ma anche in questo caso il Barcellona come concorrente, non aiuta. Vucinic, per ora, il Barca non lo cerca. Chi li allenerà? Spalletti rimane sempre il favorito, Gasperini l’outsider. Il Napoli, che sogna lo scudetto, continua a monitorare tutti i centrocampisti in Europa, la Roma aspetta definitivamente il passaggio concreto della società a DiBenedetto e intanto sogna grandi obiettivi e grandi acquisti.

[Luca Marchetti – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]