Siena-Catania 0-1: primo scontro salvezza ok, adesso il Novara

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SIENA Una gara presentata da entrambi gli allenatori come “decisiva”. Siena – Catania si gioca a quasi un mese di distanza dalla sua naturale programmazione, il 1° Febbraio, quando il GOS ne dispose il rinvio a seguito delle copiose nevicate che avevano reso impraticabile il manto del Franchi oltre alle vie d’accesso.

Il Catania si presenta con novità sostanziali. Carrizo in porta al posto di Kosicky, scottato dalla prestazione di Torino rispetto alla quale il tecnico del Catania cambia modulo, passando al 3-5-2 con Izco spostato sulla destra, Ricchiuti a far le veci di Barrientos e Catellani a far rifiatare Gomez come partner di Bergessio.

Sin dai primi minuti è una gara molto maschia in cui il centrocampo del Siena riesce ad interpretare con maggior equilibrio le due fasi. I rossazzurri, nonostante siano generosi, riescono raramente a trovar la quadra per azioni lineari. Così è il Siena a farsi vivo con più frequenza in attacco. Prima Spolli, bravo ad anticipare all’ultimo istante utile su Destro, quindi Carrizo chiamato a disinnescare le minacce arrivate su incornata centrale da calcio d’angolo e tiro dalla distanza di D’Agostino diretto sotto l’incrocio dei pali.

Chi tra i rossazzurri prova a dare la scossa è Almiron che difatti, al 18′, scappa via sulla fascia guadagnandosi un calcio di punizione. Alla battuta Lodi, palla in area, tocco di mano di Gazzi e “rigorosa” decisione di Russo che manda lo specialista etneo dagli undici metri da dove porta in vantaggio il Catania con una conclusione rasoterra da brivido che incoccia il palo scelto da Pegolo per insaccarsi sul lato opposto. E’ il 24′. Il risultato premia il cinismo etneo al quale i bianconeri rispondono con veemenza pur trovando pronta la retroguardia disposta a cinque da Montella. Brienza prima, Calaiò poi provano ad indurre Russo alla compensazione, irragionevole, simulando in area un intervento da rigore, ma l’arbitro di Nola non ci casca, grazia il primo, ammonisce il secondo. Al 38′ rasoterra diagonale di Almiron, di poco a lato. Il Siena presidia il campo e detta i ritmi ma al 41′ ghiotta occasione in contropiede per il Catania, mancata da Catellani. E’ l’ultimo episodio della prima metà di gara. Si respira un clima elettrico sugli spalti ed anche in campo, i crismi della sfida spareggio ci sono tutti e per Russo non è facile mantenere calma e serenità di giudizio.

Si rientra in campo senza cambiamenti agli undici d’inizio gara. Ritmi ancora alti, ed agonismo in crescita. Sannino si trattiene a stento all’interno della propria area tecnica. Al 52′ inconveniente per Izco, Montella lo sostituisce con Llama adattando l’argentino sulla fascia destra. Passano pochi minuti ed è tempo di cambiare atteggiamento per i rossazzurri, fuori un centrocampista offensivo come Ricchiuti, dentro uno di maggior contenimento come Seymour così da arginare la fisicità avversaria. Al 61′ episodio controverso, Seymour subisce (forse) fallo dentro l’area di rigore, l’arbitro si dirige verso il dischetto, il guardalinee consiglia punizione dal limite. Se fallo era, era stato commesso dentro l’area. Il cileno del Catania accentua la caduta in proporzione al tocco ricevuto.

E’ un Siena determinato, al 69′ Carrizo sfodera una parata determinante su tiro dal limite di Gazzi e concede il bis sul rasoterra di Giorgi. Il Catania si abbassa ancor più con la sostituzione di Catellani con Biagianti mentre Sannino si gioca il tutto per tutto facendo entrare prima Bogdani, poi Gonzalez passando così ad un attacco a tre punte. Gli etnei non reagiscono, si chiudono nella propria metà campo in apnea, senza riuscire a ripartire. Anche nella difficoltà va elogiata la tattica di Montella, che chiude le fasce e chiede ai suoi un ultimo sforzo in pressing per costringere i padroni di casa al lancio lungo sul solo Bogdani che canalizzando le offensive bianconere le fa divenire anche prevedibili, al resto pensano l’esperienza e la fisicità di Legrottaglie e Spolli. Le speranze di Sannino si spengono coi tiri svirgolati di Gonzalez allo scadere, mentre il Catania potrebbe far male in contropiede almeno in due occasioni, con Bergessio prima e Lodi poi.

Lunghissimi i 6′ di recupero concessi da Russo, ma il risultato non si sposta dallo 0-1 per la rabbia dei tifosi locali che, spossati dalle incertezze societarie e dall’altalenante rendimento della squadra certo non le mandano a dire né a Sannino, né al presidente Mezzaroma. Il Catania, che nel corso della gara indirizza solo due volte il pallone in porta, centra la sua seconda vittoria stagionale in trasferta e fa riprendere quota ad una classifica che, acciaccata dai recuperi, stava facendosi preoccupante. Il primo scontro salvezza è vinto, adesso ai rossazzurri toccherà scontrarsi col Novara dei tanti ex, già domenica, al Massimino.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]