Siena-Milan: la chiave tattica

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logo-milanSiamo giunti all’epilogo di questo campionato 2012-2013: è stato un anno che potremmo tranquillamente definire di transizione per il Milan. Sono cambiati tante cose, a partire dai giocatori, e la sensazione è che molte altre potrebbero cambiare nel corso di questa estate, per una squadra che dall’anno prossimo vorrebbe ripartire, rinnovata, verso un nuovo ciclo vincente.

La premessa indispensabile per qualsiasi tipo di discorso è solo una: centrare la qualificazione in Champions League. Per farlo [supponendo che la Fiorentina adempia fino in fondo ai propri doveri conquistando i tre punti contro un Pescara che da qualche mese a questa parte ha completamente tirato i remi in barca] il risultato è obbligato: il Milan deve vincere a Siena.

Sulla carta la partita non presenta difficoltà insormontabili: anche il Siena è già matematicamente retrocesso e ha la testa alla prossima stagione. Ma bisognerà comunque prestare la massima attenzione alla squadra di Iachini, che senza dubbio ci terrà a ben figurare nell’ultima di campionato.

Per questo la gara andrà preparata bene sopratutto dal punto di vista psicologico, e non è assolutamente un dato secondario la convocazione del presidente Silvio Berlusconi a Milanello: Galliani non vuole assolutamente cali di tensione e distrazioni, anche perchè i roumors sul futuro di Massimiliano Allegri già bastano e avanzano a turbare l’ambiente.

L’AVVERSARIO

Allenatore: Giuseppe Iachini, una vita in provincia: ha allenato moltissime squadre di medio-bassa classifica in serie A, con risultati alterni. I tecnici come lui però sono molto bravi ad adattare il modulo ai calciatori che si ritrovano a disposizione, e sopratutto ad adattare il gioco delle proprie squadre a seconda dell’avversario che hanno di fronte.

Modulo: Probabile l’utilizzo di un 3-4-2-1, con due fantasisti alle spalle di Emeghara, giocatore che da Gennaio in poi ha disputato un campionato molto positivo.

Tattica offensiva prevista: Probabile che il Siena cerchi di valorizzare al meglio, come già detto, Emeghara. Per farlo ha alle sue spalle il giocatore giusto: Alessandro Rosina. Buona suggeritore e molto bravo palla al piede, insieme a Sestu dovrebbe avere licenza di svariare su tutta la trequarti avversaria, per cercare di creare il varco corretto dove trovare il centravanti.

Tattica difensiva prevista: Il 3-4-2-1 di partenza non deve ingannare: il modulo diventerà facilmente un 5-2-2-1 quando i rossoneri si troveranno in attacco. Queste squadre cercano quasi sempre di creare densità per colmare con la superiorità numerica il gap tecnico che esiste con gli avversari più blasonati.

LA CHIAVE TATTICA

Pazienza in fase offensiva, attenzione in fase difensiva. Sembra una ricetta scontata ma non lo è affatto. Sulla carta i rossoneri sono superiori in tutti i reparti ai propri avversari, ma le partite sono fatte di episodi. La partita potrebbe essere molto ruvida dal punto di vista fisico [gli avversari, che conoscono il carattere di Balotelli, non gli hanno risparmiato interventi fastidiosi proprio per cercare di provocarlo in questi mesi] e difficile da sbloccare. Il Milan non deve riversarsi in attacco fin dal primo minuto alla cieca, ma deve conservare ordine nella manovra fino a che gli sarà consentito: non ci si dovrà sbilanciare pericolosamente alla ricerca del vantaggio, perchè la velocità di Rosina e Sestu potrebbe risultare letale. Interessante sarà capire a che livello sarà la condizione fisica di Montolivo dopo l’infortunio: ai rossoneri serve una buona partita del proprio regista per sviluppare un gioco ragionato e migliorare la qualità del proprio possesso palla.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]