Storia del Campionato di Calcio: gli anni ’70

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STAGIONE 1969/1970
Dopo i segnali dell’anno prima il Cagliari è pronto per il grande passo: sarà il 1° (e finora unico) Scudetto della storia. L’artefice principale manco a dirlo è Gigi Riva che con 21 reti si laureerà anche capocannoniere.

Si legge che “Fu uno scudetto che secondo molti ha significati particolari, visto che approdò in Sardegna, un’isola lontana, creduta superficialmente da molti “patria di pastori e banditi” e che invece proprio in questi anni sbocciò, diventando ambita meta turistica: il Cagliari indiavolato (come lo definì Nereo Rocco in un’intervista) fu uno dei simboli del risveglio di questa parte d’Italia.” Alla fine i rossoblù realizzarono un sogno maestoso, con 4 punti di vantaggio sull’Inter di Boninsegna.

Approfondimenti calcistici disponibili su: http://www.rsssf.com/tablesi/italchamp.html.

STAGIONE 1970/1971
Da quest’anno il campionato avrà un interesse in più, l’introduzione della Zona Uefa. Ormai potevano prendere parte alla Coppa Uefa soltanto la 2^, 3^, 4^ e 5^ classificate.

Lo Scudetto torna all’Inter che alla fine prevarrà con 4 punti sui cugini rossoneri. Sono tanti i campioni che può vantare il serpente, molti dei quali appartenenti alla Grande Inter, fra cui Facchetti, la new entry Boninsegna (capocannoniere) e Mazzola. Il 5 maggio a Palermo il procuratore della repubblica Pietro Scaglione e l’autista Antonio Lo Russo viengono uccisi per ordine dei corleonesi di Totò Riina: questo omicidio è il primo della guerra allo stato operata dai corleonesi, che si protrarrà fino a le stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Il 19 giugno – viene consegnata alla Corte di cassazione la richiesta, oltre 1.300.000 firme, di abrogazione della legge sul divorzio.

STAGIONE 1971/1972
Arriva il 14° Titolo di Campione d’Italia per la Juventus, ormai vera regina della Penisola sportiva. I bianconeri di Bettega ed Anastasi la spuntarono con difficoltà su Torino e Milan, superate di appena un punto.

Boninsegna fu ancora il tiratore scelto del torneo, un vero cecchino infallibile che però non fu sufficiente per far confermare i nerazzurri campioni. Il 5 settembre durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera, in Germania, un commando di terroristi palestinesi irrompe nel villaggio olimpico, uccide due componenti della squadra olimpica israeliana e ne prende in ostaggio altri nove. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell’ordine finisce in un bagno di sangue. L’episodio diventa tristemente noto come il massacro di Monaco.

STAGIONE 1972/1973
Ancora Juve, ancora uno Scudetto vinto al cardiopalma con un sorpasso attuato in extremis. Ad un turno dalla fine, infatti la classifica recitava: Milan 44 punti, Lazio e Juventus 43.

Nell’ultimo turno i bianconeri liquidano la Roma nella fossa dei lupi: 2-1 con gol di Altafini e – quando si profilava uno spareggio a 3- Cuccureddu a 3 minuti dall’epilogo del campionato.Poco dopo la Lazio cedeva di misura a Napoli e grazie al concomitante 5-3 rimediato dai rossoneri (freschi vincitori della Coppa Coppe) lo scudetto prendeva incredibilmente la via di Torino, per un finale thrilling come non se ne vedranno più. La classifica dei capocannonieri fu vinta da tre giocatori, tutti nomi inediti, alla pari con 17 gol: Savoldi del Bologna, Pulici del Torino e Rivera del Milan.

Il 3 aprile 1973 Martin Cooper effettua la prima telefonata con un telefono cellulare portatile. Il 29 agosto a Napoli scoppia un’epidemia di colera causata dal deteriorarsi delle condizioni igieniche e dal mancato smaltimento dei rifiuti.
Il focolaio si estenderà successivamente fino a Bari con alcuni casi registrati anche in Sardegna. Muoiono 30 persone.

STAGIONE 1973/1974
Dopo la scorpacciata di emozioni dello scorso anno lo Scudetto se lo accaparrerà un team inedito al grande calcio, la Lazio che proprio l’anno scorso si era lasciata sfuggire il tricolore negli ultimi minuti del torneo.
Chinaglia & company entreranno nella leggenda, per una tifoseria che non poteva certo immaginare la realizzazione di un sogno proibito fino a pochi mesi fa (solo due anni prima era in Serie B).
Molti dei calciatori protagonisti di questo tricolore avranno riservato un destino infame come Re Lecconi che verrà ucciso per errore da un suo amico a 28 anni qualche anno dopo il trionfo.
I biancocelesti non tremarono se non in poche occasioni e così vinsero lo Scudetto con 2 punti sulla blasonatissima Juve e 7 sulla rivelazione Napoli. La Lazio però non potè prendere parte alla successiva Coppa dei Campioni a causa della squalifica inflittale dall’Uefa in seguito agli incidenti scoppiati prima, durante e dopo la partita di Coppa Uefa giocata contro l’Ipswich Town.. Il 16 maggio verrà arrestato il boss mafioso Luciano Liggio.

STAGIONE 1974/1975
Lo scudetto riprende la via di Torino e viene vinto dalla Juventus di Anastasi e Bettega con relativa scioltezza sul Napoli che risulterà distanziato di 2 punti. Il capocannoniere fu, per la seconda volta, Paolo Pulici, goleador di un Torino che stava per esplodere. In Italia per la prima volta viene istituito un divieto di fumo negli ambienti pubblici, con la legge n°584/1975. Con la legge 151/75 viene riformato il diritto di famiglia: è sancita la parità giuridica fra coniugi, attribuita ad entrambi la patria potestà, eliminato l’istituto della dote, riconoscimento giuridico dei figli nati fuori dal matrimonio (abolizione della distinzione fra figli legittimi e naturali), è introdotta la comunione dei beni.

STAGIONE 1976/1977
Il Torino si illude di aprire un ciclo ma dovrà fare i conti con una Juventus col dente avvelenato dopo la scoppola dell’anno prima. Per la Juve arriva così il 17° Scudetto con un solo punto sui granata dopo un appassionante testa a testa.. Capocannoniere sarà Graziani. Intanto in Italia hanno inizio le prime trasmissioni a colori. Un vantaggio anche per i telespettatori… sportivi.

D’ora in poi per vedere i colori delle squadre non bisognerà utilizzare l’immaginazione…

Il 3 maggio ’77 ben 16 giudici popolari disertano per paura la prima udienza del processo contro i capi storici delle Brigate Rosse: il processo non può cominciare.

STAGIONE 1977/1978
La Juventus non perdona anche nel ’78, l’anno dell’esplosione del neopromosso Vicenza – poi secondo in classifica – dell’astro nascente Paolo Rossi (che scriverà pagine importanti con la Juve e la Nazionale).

Ma al di là del 18° Scudetto bianconero questo torneo sarà ricordato per una tragedia che ancora una volta colpiva il mondo sportivo e calcistico in particolare:, durante Perugia-Juventus, il giovane centrocampista biancorosso Renato Curi piombò a terra esanime e tutti i tentativi di salvargli la vita si rivelarono inefficaci..

A stecchirlo fu un male al cuore mai diagnosticato prima. Gli umbri in seguito gli dedicarono lo stadio che tuttora porta il suo nome. Il 1978 sarà ricordato anche per l’assassinio del politico DC Aldo Moro, brutalmente fato fuori dalle Brigate Rosse, nuova realtà criminale avente gli intenti di attaccare lo Stato.

Poco dopo la scomparsa di Papa Luciani salirà alla cattedra di Pietro il polacco Woytila, al secolo Giovanni Paolo II, destinato a cambiare il volto della Chiesa Cristiana.

STAGIONE 1978/1979
Dopo Juve ed Inter anche il Milan si potrà fregiare della famigerata stella, vincendo a mani basse il 10° Scudetto della propria storia con 3 punti sul sorprendente Perugia di Ilario Castagner, che compì un’autentica impresa chiudendo il campionato senza sconfitte, un record che eguaglierà molti anni dopo il Milan di Van Basten & company.

Clamorosa crisi del Vicenza che appena qualche mese fa aveva accarezzato il sogno Scudetto. Capocannoniere sarà Bruno Giordano della Lazio, davanti a Rossi del Vicenza. Intanto in Italia non si assottiglia il fenomeno delle Brigate Rosse che ormai fanno paura quasi come la Mafia.