Stramaccioni: “Abbiamo fatto tesoro di quello che non è andato a Firenze”

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Tradizionale conferenza stampa pre-partita di Andrea Stramaccioni, questa volta di martedì in vista del recupero di domani contro l’Udinese, al Friuli. Uno Stramaccioni un po’ più nervoso del solito nelle sue risposte.

Un pensiero per Morosini, la ragione per cui ora siamo qui.
L’introduzione è pertinente perchè se siamo qui è per un momento di grande dolore del calcio ma di tutti in generale. Forse giocarla a Udine, sua seconda casa, ha un significato ancora più forte. Da quell’evento tragico ci porta a riflettere, non dimentichiamo e domani lo stadio tributerà quel che è giusto a Piermario.

Cosa cambia come approccio alla partita rispetto a due settimane fa?
Cambia che abbiamo fatto tesoro di quello che non è andato a Firenze, che non siamo riusciti a fare rispetto a quel che volevamo e aumenta la nostra voglia di far bene, specie in trasferta. Domani parlerà il campo contro un avversario organizzato ma con individualità anche più pericolose della Fiorentina.

Tornerai al 4-3-3?
Non rinunciamo a quello che ci ha contraddistinto in quattro partite, un’impronta che qualche volta ci ha permesso di far bene, altre meno bene, sicuramente non rinunceremo al Dna. Con almeno due giocatori du qualità dientro una punta.

Cosa comporta l’assenza di Chivu?
Penso che Lucio e Ranocchia abbiano una struttura simile, se un allenatore ha la fortuna di assemblare una squadra con caratteristiche complementari è l’ideale. Ma Andrea può giocare con Samuel, Lucio, indifferentemente.

Partita da ultima spiaggia a Udine?
No, so che devo scindere tra l’opinione pubblica che parla di annata negativa e quel che vedo io, ovvero un trend non negativo. Abbiamo fatto otto punti in quattro partite e da quando sono qui abbiamo ripreso diversi punti a chi ci precede. La cosa dell’ultima spiaggia la sento dire da Inter-Genoa e non sono d’accordo perhé è un campionato equilibratissimo, e da quando ci sono io abbiamo fatto anche più punti di chi ci precede. Siamo ancora a sei punti dal terzo posto e non vedo perché non dovrei crederci.

Pazzini non è entrato contro la Fiorentina…
Il primo dispiaciuto sono io, ma ho dovuto fare ultimamente 4 cambi per infortunio, che mi hanno condizionato. Lui era deluso ma ancora di più io perché volevo farlo entrare ma gli infortuni hanno cambiato i miei piani, ne avrei voluto fare a meno certo.

Quante probabilità di vedere Guarin dal primo minuto?
È una delle alternative ma Guidolin è esperto e non mi sembra il caso di dargli vantaggi rivelando le mie idee.

Il momento di Forlan.
Non riesce a esprimersi secondo le sue potenzialità, il campo ora non gli da ragione, ne a lui ne a me che lo schiero, ma è un grande giocatore e darà il suo contributo.

Scelta tecnica dunque per Forlan condivisa con lui?
No, non chiedo ai giocatori se sono d’accordo con le mie scelte, mi pare chiaro.

Se l’Inter non vince a Udine tutto resta in gioco oppure cambia?
Dobbiamo cercare di vincere, perdere complicherebbe le cose, ma dopo il pari conla Fiorentina si diceva addio Champions, invece sull’aereo di ritorno a Milano i giocatori chiedevano al comandante gli altri risultati perché ci crediamo ancora tutti, e ci crederemo fino alla fine. Abbiamo perso occasioni prima del mio arrivo? Certo, è la chiave di tutto, questo discorso del prima ci ammazza, ma ad oggi siamo a sei punti dalla Lazio e tre dall’Udinese che affrontiamo domani. Una sorta di peccato originale che non fa notare che nelle ultime 4 partite abbiamo fatto bene come quelle che sono davanti a noi.

Sneijder dall’inizio può farcela?
A Firenze ha fatto bene, è un giocatore importante, è molto probabile.

Per schierarlo è necessario il rombo?
È uno dei sistemi che prevedono il trequartista, ma non l’unico.

Che effetto farebbe vedere tre stelle sulla maglia della Juve?
Se la Juve mette tre stelle vuol dire che ha fatto un buon campionato e l’ha vinto (per poi aggiungere che non aveva colto immediatamente il riferimento al numero di stelle contestato, ndr).

Quest’anno questa squadra non ha fatto granché, tu non hai colpe specifiche, ma in alcune partite un allenatore può permetterci qualcosa in più come contro Udinese, Milan e Lazio. ma in che modo?
Sicuramente sono tre partite che decideranno il futuro, se mi chiedi se sono sicuro di incidere dico che ce la sto mettendo tutta, insieme ai ragazzi, per dare il meglio. Credo che tutte le squadre che lottano per l’Europa devono vivere alla giornata perché è un campionato equilibratissimo. È giusto crederci.

[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]