Tim Cup, Parma-Catania 1-1 (4-5 dcr): i ragazzi di Maran passano ai rigori

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PARMA – La Coppa Italia interessa a qualunque squadra, abbia bisogno di metter in vetrina giocatori che vorrebbe collocare altrove, a Gennaio. Interessa anche a qualunque giocatore non abbia altro spazio per metter in mostra qualità che vorrebbe lo portassero altrove, nel Gennaio che incombe. Interessa pure ai tifosi, che non possono riempir gli stadi di giorno lavorativo ma che, ovunque vada la propria squadra vogliono e pretendono la vittoria. Per questo interessa soprattutto alle televisioni, che raccolgono ben più spettatori delle tribune gelide di Parma. La Coppa Italia interessa a tutti insomma, nelle intenzioni, ma nei fatti? Parma e Catania sono chiamate a dimostrar, concretamente, il valore attributi al passaggio del turno ponendo sulla bilancia un corrispettivo di forze da sottrarre al campionato. Il sacrificio costa meno ai ducali, che domenica affronteranno il Cagliari, impegnato anch’esso in Coppa, di più al Catania, che ospiterà la riposata Sampdoria.

Nonostante possa di più, Maran tira fuori meno giocatori dall’undici titolare di quelli presi dalla panca e mandati in campo rispetto all’ultima sfida di campionato. Frison in porta. In difesa Legrottaglie ed Alvarez confermati. Rolin si riposa, ci sono Bellusci e Capuano. Mediana confermata: Almiron, Salifu, Lodi. Barrientos fa coppia con Castro alle spalle di Morimoto, seconda grande occasione dopo quella sprecato col Cittadella.

Palermo, Siena adesso Parma. Tre trasferte, tre goal al 9°, 10° a Parma all’11°. Segna Pabon, altro attaccante dimenticato dai tabellini della serie A. Cross di Biabiany, Capuano si perde l’attaccante ducale stringendo al centro. Traiettoria libera verso il secondo palo, conclusione al volo, rete. La gara, fino a quel momento bloccata, si scuote a favore del Parma, vicina al raddoppio su conclusione di Ninis, Frison risponde a mano aperta, provvidenziale. E’ tuttavia un episodio inconsueto, conclusione a rete di Alvarez, la prima mancata, la seconda ben diretta, a mandare il Catania sul dischetto di rigore. Tocco di mano di Gobbi, l’arbitro non vede, il quarto assistente sì, insieme al primo. C’è anche l’ammonizione. Lodi, non sbaglia. Seconda rete stagionale nella manifestazione e pareggio.

Gli etnei tornano a far girar palla in mediana. Il Parma rincorre. Partita dai ritmi gradevoli. La manovra del Catania avvolge l’intero rettangolo, palla al piede, possesso palla, parecchio percorse le vie laterali. Piovono cross, Morimoto raramente sa farsi trovare pronto a riceverli e trasformarli in occasioni goal. La grande mole di gioco prodotta trova qui il suo collo di bottiglia. Le occasioni in area latitano ambo i fronti. Gli errori in fase di impostazione dei ducali innescano più volte i contropiedi che il Catania non riesce a sfruttare con acume. Il Parma prova più volte il tiro da fuori area. Senza ulteriori sussulti né recupero si conclude la prima metà di gioco.

Alla ripresa non c’è Zaccardo, infortunato, al suo posto Santacroce. I padroni di casa spingono ma su contropiede per ben tre volte, nei primissimi minuti, i rossazzurri costruiscono altrettante buone occasioni, due sciupate da Morimoto, una, la prima, conclusa in porta da Barrientos sulla quale Pavarini smanaccia evidenziandone la pericolosità. Al 54° occasione per Amauri, a pochi passi dalla porta, palla oltre la traversa. Al 58° risponde Morimoto, mandando a fil di palo un diagonale rasoterra scagliato d’istinto a tu per tu con Pavarini. E’ l’occasione più nitida dell’incontro, bravo l’attaccante nel guadagnare posizione, male invece la conclusione. Donadoni richiama Valdes, dentro Marchionnio. Maran tira fuori Morimoto, dentro Bergessio. Al 79° Donadoni esaurisce i cambi, dentro Belfodil al posto di Amauri. Accade davvero poco in termini di occasioni od anche solo conclusioni. All’84° colpo di testa di Benalouane, centrale, Frison blocca. Risposta immediata del Catania, Paletta anticipa la conclusione a rete di Bergessio da dentro l’area piccola. Dopo 2′ di recupero si va ai supplementari.

Un’occasione per Ninis ed un’altra, più evidente per Bergessio. Poi Maran manda dentro Keko e Marchese per Almiron e Castro, sostituzioni esaurite al 96°. Brivido, non di freddo, al 102°, Belfodil conclude nello specchio, Frison devia sul palo. Si approda al secondo supplementare. Al 110° conclusione ritardata di Keko, solo in area sulla destra, rimpallata dal recupero della difesa. All’ultimo secondo Marchionni fermato in area prima del tiro.

La gara viene decisa ai rigori. Pavarini e Frison parano su Barrientos e Parolo. Paletta prende il palo all’ultimo rigore. Decisivo quello di Marchese, Pavarini spiazzato. Passa il Catania. Risultato che dà merito ai maggiori sforzi profusi dagli etnei. Considerando le variabili premesse, il pareggio con cui si chiude la sfida è un risultato figlio di una prestazione che ricalca intenzioni e mentalità propositive viste già a Siena. Il quarto di finale attende il Catania (vincente Lazio-Siena), adesso bisognerà pensare solo alla Sampdoria, ultima del 2012 in casa.

TABELLINO:

Parma (3-5-2): Pavarini; Zaccardo (1′ st Santacroce), Paletta, Benalouane; Biabiany, Ninis, Valdes (22′ st Marchionni), Parolo, Gobbi; Amauri (29′ st Belfodil), Pabon. A disposizione: Bajza, De Angelis, MacEachen, Morrone, Lucarelli, Palladino, Acquah, Sansone, Fideleff. Allenatore: Donadoni.

Catania (4-3-3): Frison; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Capuano; Salifu, Lodi, Almiron (8′ pts Keko); Castro (7′ pts Marchese), Morimoto (24′ st Bergessio), Barrientos. A disposizione: Andujar, Potenza, Gomez, Augustyn, Terraciano, Doukara. Allenatore: Maran.

Arbitro: Massa

Reti: 12′ Pabon, 19′ Lodi

Ammoniti: Gobbi, Marchionni (P), Salifu, Bergessio, Legrottaglie (C),

Rigori: Pabon, rete (P), Barrientos, sbaglia (C), Marchionni, rete (P), Alvarez, rete (C), Parolo, sbaglia (P), Lodi, rete (C), Ninis, rete (P), Bergessio, rete (C), Paletta, sbaglia (P), Marchese, rete (C)

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]