Torino-Cagliari 0-1: buona la prima di Pulga-Lopez, decisivo il rigore di Nenè

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Non serviva un miracolo, semplicemente il buon senso. Il Cagliari del duo Pulga-Lopez sbanca l’Olimpico di Torino grazie al calcio di rigore messo a segno da Nenè, di nuovo titolare per i fastidi muscolari di Pinilla. Pur con le importanti assenze del Pistolero e Cossu, i rossoblù hanno disputato una buona gara: non certo sfavillante, ma finalmente concreta e accorta. Merito soprattutto delle scelte della coppia al comando, a cominciare dalla difesa: Pisano riportato nel suo ruolo naturale di terzino destro, con spazio all’oggetto misterioso Danilo Avelar sulla fascia opposta. L’ex Karpaty Lviv si è reso protagonista di una buona gara, dopo un avvio titubante: il passo non è propriamente quello di un laterale difensivo, ma il piede e il fisico si fanno sentire eccome in fase offensiva.

L’assenza di Cossu ha spinto Pulga ad avanzare il raggio d’azione di Radja Nainggolan, nuovamente dietro le punte come ad inizio carriera, con il trio Conti-Dessena-Ekdal in mediana. Davanti spazio a Nenè e Ibarbo, entrambi autori di un primo tempo anonimo ma poi decisivi nella ripresa: un gol per il primo, una grande fuga conclusa con un clamoroso palo per l’altro. Quello che però colpisce in questa vittoria è il ritorno alla normalità: il 4-3-1-2 è indubbiamente insito nelle caratteristiche della squadra, che ogni qualvolta si trovi a giocare con questo modulo rispolvera buone gare e concretezza offensiva. Le due settimane di pausa sono una manna per il duo Pulga-Lopez: la “strana coppia” potrà dedicare i prossimi quindici giorni al recupero degli acciaccati, oltre al trasmettere le proprie idee tattiche al gruppo rossoblù.

LA CRONACA – I primi 45′ di gioco hanno regalato davvero poco spettacolo: i rossoblù hanno sostanzialmente comandato il gioco, confinando il Torino a centrocampo, a parte qualche fiammata del poker di avanti scelto da Ventura (Stevanovic, Sgrigna, Bianchi e Cerci, il più volenteroso dei suoi). Intorno al quarto d’ora le due principali azioni da gol del primo tempo, con i due centravanti protagonisti: al 12′ è Nenè, al termine di una caparbia azione contro i centrali granata, a calciare ampiamente fuori con il destro. Quattro minuti dopo è l’ex Bianchi a incocciare di testa un cross di Cerci al limite dell’area, chiamando Agazzi ad una facile parata in tuffo. Per il resto davvero poco, eccezion fatta per una bella discesa di Avelar (36′), il cui tiro-cross è deviato in corner da Gillet e del contropiede 3vs3 sbrogliato in extremis dal recupero di Dessena (41′).

Nella ripresa non cambia il copione della gara: il Cagliari controlla il gioco, cercando però di affondare i propri artigli sui padroni di casa, sfruttandone i punti deboli e, a volte, qualche rimpallo favorevole. Come al 51′, quando Nainggolan sfugge ad Ogbonna all’altezza dell’area piccola granata, ma il suo sinistro potente finisce a lato della porta di Gillet, comunque posizionato perfettamente. Avelar ha sofferto le sortite di Cerci per tutta la gara, mostrando però netti progressi rispetto al primo tempo di Genova contro i rossoblù di De Canio, unica sua apparizione fino ad oggi in Serie A. Al 68′ il Cagliari opera il primo cambio, inserendo Thiago Ribeiro per Dessena: avvicendamento “offensivo”, una rarità negli ultimi tempi tra i rossoblù. L’audacia di Pulga e Lopez viene però prontamente premiata al 72′, quando il polacco Glik intercetta con il braccio un gran bel tiro di Astori in piena area granata. Celi – ben posizionato – ordina subito il calcio di rigore, trasformato da Nenè con un bolide al centro della porta, a Gillet battuto.

Ventura prova a scuotere i suoi inserendo tutte le punte a propria disposizione, ma al 78′ il Toro rischia di capitolare: Ribeiro recupera palla a centrocampo e serve Ibarbo sul filo del fuorigioco ma il colombiano, a tu per tu con Gillet, angola troppo il destro spedendo il pallone sul palo interno. Sulla continuazione dell’azione la palla giunge al limite dell’area a Nenè, che tenta il sinistro a giro sotto l’incrocio: solo un miracolo del “gatto biondo” belga gli nega la gioia di una meritata doppietta. I restanti minuti di gioco hanno poco da raccontare: all’82’ Bianchi segna in fuorigioco, prontamente annullato da Celi, mentre gli ultimi assalti dei padroni di casa vengono contenuti con apparente semplicità dalla difesa rossoblù, autrice di una gara attenta. Il triplice fischio regala la prima, meritata vittoria di questo campionato al Cagliari: i tre punti portano i rossoblù a quota 5, in coabitazione con Atalanta e Palermo, a un solo punto di distanza dal gruppetto formato da Chievo, Parma e Udinese. Se il buongiorno si vede dal mattino…

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]