Torino: con il Verona nel segno della continuità

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logo-torinoBuona la prima del trittico con il Bologna, ma è solo l’inizio per mantenere la parte sinistra della classifica e dimostrare che la continuità non è una chimera. Il Torino questa sera si ritrova di fronte il Verona che in classifica ha un punto in meno e le medesime ambizioni e anche le stesse dimostrazioni da dare a tifosi e addetti ai lavori. L’ultima volta che Torino e Verona si affrontarono all’Olimpico, 12 marzo 2012, fu una partita da dimenticare per i granata che non seppero mai entrare nell’ottica del giocarsi la gara e persero senza se e senza ma, erano altri tempi e oggi sembrano distanti anni luce. Nonostante tutto però la partita di questa sera è di grande importanza malgrado avvenga solo alla quinta giornata: battere una diretta concorrente, dimostrare che il percorso di crescita non subisce rallentamenti, accumulare punti in vista di sempre possibili periodi di magra. Non sarà un compito facile né per il Torino né per il Verona.

Le due squadre hanno la capacità di chiudersi e di attendere il momento giusto per ripartire, questo comporta l’altissimo rischio di assistere a una partita statica con i giocatori che si guardano aspettando che l’avversario avanzi e provi a strappargli via la palla in modo che si creino gli spazi per infilarsi e giungere alla porta avversaria. Se così sarà la noia è assicurata e forse anche lo zero a zero, perché solo un episodio potrebbe sbloccare il risultato. Tutt’altra cosa se le due squadre si affronteranno a viso aperto provando a imporre il proprio gioco senza pensare che quattro giorni dopo saranno di nuovo in campo.

Cerci e Meggiorini, è difficile che Immobile sarà mandato in campo almeno all’inizio, Toni, se giocherà ed è molto probabile, Cacia, Jankovic e Gomez saranno i preposti a dare grattacapi a Rafael e Padelli, ma dare una svolta alla partita non sarà compito esclusivo degli attaccanti il lavoro duro e sporco toccherà ai centrocampisti che dovranno aprire gli spazi e fare la differenza, ai difensori invece l’incombenza di non farsi sorprendere e gabbare. Conquistare i tre punti può essere il là per un campionato senza patemi o l’inizio delle difficoltà dopo un avvio positivo, Ventura è solito ripetere che si è artefici del proprio futuro: il primo appuntamento è proprio questa sera.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]