Torino: difficile ma non impossibile trasferta a Napoli

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Nessuno lo dice apertamente, ma in casa granata tutti sperano nel colpaccio domani pomeriggio: non tornare da Napoli a mani vuote. Se così accadesse sarebbe un’impresa, non perché il Torino non possa in assoluto fare punti con i partenopei, ma perché l’andamento della squadra di Mazzarri al San Paolo lascia pochissime speranze ai granata, come a qualsiasi altra squadra. Neppure tanto perché il Napoli ha conquistato finora il doppio dei punti del Torino, ma perché in cinque gare gli azzurri in casa hanno sempre vinto, mentre la squadra di Ventura, è vero che in trasferta non ha mai perso, però una vittoria e quattro pareggi, che non sono male per chi ha come obiettivo la salvezza, proporzionalmente sembrano un po’ pochi, soprattutto se si tiene conto che il Napoli ha all’attivo undici gol e al passivo tre e il Torino ha segnato sette volte, ma cinque in un’unica partita contro l’Atalanta, e incassato tre reti.

Per il Torino la gara di domani pomeriggio è molto difficile, è inutile illudersi del contrario, ciò però non vuol dire che i granata si debbano sentire sconfitti già prima di scendere in campo, anzi proprio perché non hanno il favore del pronostico possono giocare senza pressioni e ricavare da questo la serenità e l’energia per proporre quanto sanno fare. Chi invece ha pressioni, e non poche, è il Napoli che deve subito riscattare la sconfitta con l’Atalanta e di pressioni ne avrà ancora di più sia che questa sera la Juventus dovesse avere la meglio sull’Inter sia se, invece, fossero i nerazzurri a fare il colpaccio espugnando lo Juventus Stadium, in modo da non perdere il contatto con la vetta della classifica. Al San Paolo finora Cavani ha segnato quattro volte (una su rigore), Hamsik tre, Pandev due e Dzemaili e Insigne una; lontano da Torino sono andati in gol Bianchi tre (uno su rigore), Gazzi, Stevanovic, D’Ambrosio e Glik uno. Non si sa ancora se domani Cavani giocherà, ma è molto probabile di sì poiché sembra essersi rimesso del tutto dal problema al flessore alla coscia destra, anche Pandev, che ieri accusava un indolenzimento alla caviglia sinistra, dovrebbe farcela così come Insigne, che contro il Chievo aveva rimediato una lieve distorsione alla caviglia destra; mentre Ogbonna, seppur in miglioramento, non è detto che riuscirà a essere a disposizione di Ventura, ma la decisione finale verrà presa all’ultimo.

Superata la metà del girone d’andata la classifica si allunga nella parte alta, quella che interessa al Napoli, mentre si accorcia in quella bassa, dove il Torino sta galleggiando per rimanere sopra la zona calda della retrocessione. Per il bene del Torino sarà meglio che in caso di punti conquistati a Napoli non ci si faccia prendere dall’entusiasmo per aver superato indenni la doppia trasferta in cinque giorni e allo stesso tempo non si facciano drammi se, al contrario, il Napoli dovesse strapazzarlo, questo è doveroso metterlo ben in chiaro prima ancora che si disputi la gara. Ogni punto è prezioso per la salvezza, ma lo sono di più quelli conquistati con le dirette concorrenti e domenica prossima in casa i granata riceveranno il Bologna che oggi ha tre punti in meno e domani affronterà l’Udinese. Le partite vanno affrontate una alla volta e quindi la concentrazione deve essere sul Napoli, però è importante non esaurire con questo big-match tutte le energie fisiche e nervose, altrimenti si rischia di arrivare scarichi alla prossima gara dove le pressioni saranno molto più elevate perché il Torino, per essere coerente con l’obiettivo stagionale, non può continuare ad avere un andamento sottotono in casa poiché quattro punti in cinque partite sono un campanello d’allarme da non sottovalutare, anche se si sono subite delle decisioni arbitrali che hanno condizionato negativamente.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]