Torino: importante il recupero di Ogbonna, si prova l’allungo in classifica

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Ogbonna è tornato ad allenarsi con il gruppo ed anche Suciu e Surraco sta meglio, l’unico che, oltre al lungodegente Coppola, ieri ha dovuto fermarsi perché ha accusato un problema per un lieve affaticamento agli adduttori è stato De Feudis. Questo vuol dire che per la trasferta a Bari le possibilità di scelta di Ventura saranno più d’una, magari non tutti i giocatori a disposizione sono al top della forma, ma già averli rappresenta quasi una novità quest’anno. Certo con il Bari non basterà avere a disposizione praticamente la rosa al completo per fare risultato pieno, perché i tre punti sono cruciali per raggiungere l’obiettivo a otto partite e mezzo dalla fine della stagione. Passi falsi o anche solo mezzi passi falsi non sono contemplabili lo dice la classifica: per la A diretta ci sono due posti e il Torino è in vetta a pari punti con il Verona e il Sassuolo è a soli due punti di distanza, mentre il Pescara a quattro. I margini sono strettissimi, fare calcoli o speculare è impossibile, come anche affidarsi alla speranza di passi falsi altrui.

Il Torino andrà a Bari già sapendo il risultato di Padova-Pescara che si giocherà nell’anticipo di venerdì sera, mentre in contemporanea ai granata giocheranno il Sassuolo che riceverà il Gubbio e il Verona che se la vedrà con il Crotone in Calabria. Sulla carta la partita più semplice è quella degli emiliani, che affrontano una squadra che ha ben trentasei punti in meno e che sta lottando per non retrocedere, mentre i veneti affrontano una formazione che deve stare attenta a incassare di qui alla fine qualche punto per essere certa di non essere risucchiata nei playout. Sempre in teoria il Torino deve vedersela con la squadra più forte, in quanto è quella messa meglio in classifica, però visti il numero degli ex, a cominciare dal tecnico Ventura, e le implicazioni del calcioscommesse il clima che ci sarà al San Nicola non sarà dei più accoglienti per i granata. Oltre a questo c’è da mettere in conto che tutte squadre che affrontano una capolista vogliono fare bella figura e se poi quella capolista è il Torino questa voglia di mettersi in mostra aumenta.

Per i granata sarà quindi importante se giocheranno o meno con il consueto 4-2-4 o chi di loro andrà in campo? Ni, però sarà fondamentale con quale determinazione affronteranno il Bari. In questo campionato in più occasioni il Torino ha avuto la possibilità di provare l’allungo e non è mai riuscito a sfruttarle, sabato grandi possibilità di allungo non ve ne sono, però c’è in ballo il mantenere la posizione, che è stata quasi costantemente dalla prima giornata quella di vertice, ma che se non viene riconfermata in quest’ultima parte della stagione quanto fatto in precedenza assumerà un valore effimero ai fini dell’obiettivo e illusorio per i tifosi.

Andare in serie A è un obiettivo di assoluta importanza, ma non è il traguardo. Perché il vero traguardo è restare nella massima divisione e per farlo bisogna tecnicamente essere all’altezza ed avere anche la personalità per competere al livello più alto. Avere la personalità giusta vuol dire affrontare il rush finale, anche con un affollamento di gare e scontri diretti, con la determinazione a far emergere in tutte le partite, anche quando l’ambiente può essere ostile, le proprie capacità in modo da far prevalere la propria superiorità, oggettivamente conferita dall’essere i primi in classifica, giocando dal primo fino all’ultimo istante per conquistare i tre punti e poi effettivamente ottenerli.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]