Torino, tutto da rifare

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Ci sarà il derby con il Novara, si potrà visitare qualche contrada del Palio a Siena e mangiarsi un buon cacciucco a Livorno, ma la serie A è sfuggita al Toro. Doveva essere un campionato di successo ed invece è stato un altro flop.  Bella la cavalcata del girone di ritorno, ma i miracoli in casa Toro non succedono, inutile illudersi. Il Brescia ha vinto meritatamente anche se continueranno a starci antipatici. Colantuono, a mio avviso, non ha messo in campo la squadra migliore, perchè Scaglia e Barusso dall’inizio avrebbero dato più incisività all’attacco, con Bianchi rimasto troppo solo là davanti.

Purtroppo gli infortuni hanno condizionato i cambi ma ormai è tardi per recriminare. Colantuono ha imitato Mourinho svelando l’addio subito dopo la gara. Purtroppo non lascia con la Champions in mano ma con un altro anno di B. Il suo addio non lascerà poi molti rimpianti, sul suo impegno nulla da dire, ma l’atteggiamento in talune occasioni non è stato sempre simpatico, comunque vada buona fortuna perchè è stata una persona onesta e sincera fino in fondo.

Ora si ricomincia con l’ennesima rivoluzione, anche se c’è la certezza di ripartire con Petrachi e questa è la nota positiva. Il ds granata ci ha sempre messo la faccia e così ha fatto ieri sera. Toccherà a lui creare la squadra del futuro, quest’anno il suo lavoro ha pagato ed il Toro ha lambito la serie A dopo le problematiche del girone di andata. Con la programmazione di Petrachi dall’inizio siamo certi che il prossimo anno in questo periodo sarà il Toro a festeggiare. Più una speranza che una certezza, ma bisogna crederci da subito per non sentire troppo l’amarezza di una stagione abortita sul filo del rasoio.

[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]