Per Francesco Totti la maglia della Roma è qualcosa di più di una semplice casacca per lavorare, è una carta d’identità, una seconda pelle. “Sono nato a Roma, sono romano e romanista” ha detto il capitano in passato e quando si leva la maglia dopo una partita il suo tatuaggio da gladiatore dà un’idea del feeling con la città.
Nato nei pressi dell’Appio latino, 35 anni fa, Totti non indossa semplicemente i colori della sua squadra: combatte per loro e vive per loro. “Ho avuto diverse possibilità di andare vua ma ho sempre detto che avrei voluto indossare solo una maglia nella mia carriera” ha detta a Fifa.com. “Non posso immaginarmi con un’altra maglia e comunque non saprei come spiegarlo ai miei figli. Sono contento della mia desicione, vale molto di più che vincere il Pallone d’Oro“.
(…) “Ho ancora due anni di contratto e se avrò la stessa tenuta fisica di adesso spero di poter giocare fino a 40 anni. Adesso non penso a quello che potrebbe essere il futuro, fino a quando mi sento in forma e utile alla squadra. Continuerò ad indossare questa maglia con tantissimo orgoglio: quando non mi sentirò più nella giusta condizione sarò il primo a farmi da parte. Sono consapevole del mio potenziale e la cosa importante è fare ciò che è necessario per stare bene”.
Sul rapporto con Luis Enrique: “E’ normale non essere contenti se non si gioca ma i mi sono sempre messo a disposizione della squadra. Quando ho iniziato a giocare, e non l’ho fatto male, il mister ha iniziato a prendermi in considerazione”.
Sul campionato della Roma: “Ho sempre detto che quando ci sono dei cambiamenti ci vuole unj pò di tempo perchè le cose vadano bene. L’obiettivo del mister è portare una nuova mentalità in Italia, mi piace il suo modo di intendere il calcio e sono sicuro che presto comincieremo a fare bene”.
Il ricordo più bello: “Lo scudetto con la Roma, lo dico senza esitazioni. Una gioia che non si può descrivere”.
[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]
