Tuoni nello spogliatoio della Roma, ma a Napoli va peggio: Lavezzi prepara le valigie

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Per cominciare un avviso ai naviganti: se per caso incontrate sulla via l’Osvaldo furioso, ricordatevi il tris di comandamenti: 1) Salutate in maniera servile, 2) Dite: “Quanto sei bravo, quanto sei bello”, 3) Abbassate il testone. Rispettate alla lettera il trittico, altrimenti son sganassoni.

Ora le cose meno serie. Questa sera a Napoli è previsto sereno, almeno in cielo. Al San Paolo invece saranno tuoni e fulmini, del resto arriva la Juve capolista che tenta la fuga senza il suo uomo migliore, Marchisio (sì, ha fatto meglio anche di Pirlo). Ma al di là delle chiacchiere e dei pronostici (il match vale più per il Napoli: se perde, lo scudetto s’allontana un bel po’) tocca analizzare la situazione Lavezzi. Noialtri la inquadriamo così: tra il Pocho e la società sta succedendo qualcosa di molto strano. Il ragazzo è amatissimo dal pubblico, lui ama i tifosi, la sua fidanzata un po’ meno (storie di furti e scritte poco eleganti su Twitter). E fin qui… Ma la verità è che De Laurentiis si è fatto quattro calcoli: Cavani non si tocca, Hamsik nemmeno, Lavezzi… può partire. Proprio così: il giocatore più decisivo del giocattolo partenopeo (anche più del Matador…) verrà sacrificato alla fine di questa stagione (Inghilterra probabile destinazione). Anche prima? Impossibile, nonostante le parole dell’agente dell’argentino: “A Napoli non può vivere, ha paura”. Con queste premesse il match di stasera assume i toni di uno scontro nello scontro e vedremo da che parte starà il pubblico.

Due parole sul Milan. Il massacro di domenica (vedi Chievo) prova che i rossoneri, in Italia, son come Megan Fox costretta per qualche strano motivo a vivere a Villa Arzilla: vince facile il concorso di bellezza. La Juve le è superiore per grinta ma non ha un Thiago Silva in difesa e un Ibrahimovic in attacco: praticamente mezza spina dorsale. Tutto bene per il diavolo? Mica tanto. Il contratto di Allegri è finito in qualche soffitta di Milanello e nessuno sa che fine abbia fatto. Galliani assicura: “Non ci sono problemi per il rinnovo”, ma i beninformati assicurano che Berlusconi non abbia preso per niente bene il 2-3 con il Barcellona. Si dice che il Cav non abbia gradito l’atteggiamento dei rossoneri, né la formazione scesa in campo e che, in definitiva, stia pensando a un clamoroso cambio a fine stagione a prescindere dai risultati che. Il nome del sostituto? Marco van Basten, uno che il presidente ha avuto modo di conoscere molto bene… Son solo voci, per carità, ma ora che il n°1 dei rossoneri ha più tempo da dedicare alla squadra tutto può accadere (e c’è chi dice che anche le voci di un rapporto nascente tra il mister e la presentatrice Barbara D’Urso non abbiano granché contribuito a migliorare la situazione).

Problemi diversi in casa Inter. Oddio… problemi. I risultati arrivano, segnano i giovani (di Coutinho, Alvarez e Castaignos gli ultimi gol nerazzurri), ma il presidente Moratti storce la bocca e non le manda a dire: “Siamo stanchi”. In effetti ci vuol poco per capire che contro il Siena Zanetti e soci hanno giocato male: lenti, impacciati, poco convinti. Ma alla fine sono arrivati i 3 punti e, come si dice, se fai risultato giocando male significa che la fortuna comincia a strizzarti l’occhio.

Ultime considerazioni su Tevez e sul bla bla legato al futuro prossimo del calciatore argentino. La situazione è chiara: Galliani ha incontrato l’agente e ha una priorità (prestito fino a giugno a 3.5 milioni più 16 per il riscatto), la Juve ha provato a inserirsi ma è troppo distratta dalla questione “difensore centrale”, l’Inter c’ha messo il becco (è l’unico club che garantirebbe al giocatore il suo attuale ingaggio: 8 milioni) ma difficilmente oserà tanto. Del resto Moratti è stato chiaro: la parola d’ordine è ridimensionamento e se hai fatto andar via Eto’o per risparmiare che senso ha prendere Carlitos? La sensazione è che con tutta probabilità alla fine il bomber con la faccia da Francesco Benigno (sì, quello di “Mery per sempre”) alla fine non verrà in Italia. Ma il mercato apre tra un mese e di tempo ce n’è…

P.s. definitivo. Domenica a Milano gironzolava un certo Eto’o. Avrà fatto un po’ di shopping, ma certo la suggestione rimane: vuoi vedere che vuol tentare il tutto per tutto per tornare a casa? Chi vi scrive di recente ha intervistato Marco Branca, responsabile del mercato dell’Inter. “Marco scrivo che al 100% Eto’o non tornerà all’Inter?”. “Beh 100% no, non si sa mai cosa può accadere”. Miracolo a Milano?

[Fabrizio Biasin – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]