Udinese-Cagliari 4-1: al Friuli sempre lo stesso epilogo

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Tanto vale annullare la trasferta annuale di Udine, dato che ogni stagione finisce sempre allo stesso modo. Ironia a parte, il 4-1 subito oggi dai rossoblù al Friuli non concede alibi alla squadra di Pulga e Lopez. E dire che la bestia nera Di Natale non ha infierito: la settima sconfitta nelle ultime 10 gare esterne contro i bianconeri, la quarta con almeno tre reti subite lascia sbigottiti i tifosi cagliaritani. Due “regali” di Conti e Nainggolan hanno consentito a Pereyra e Pasquale (anche se il merito è di Fabbrini) aprire e chiudere la gara: nel mezzo i “golletti” di Angella e Danilo – solissimi in area – hanno fatto il resto, rendendo inutile il bel colpo di testa di Dessena a circa dieci minuti dal termine.

La cronica assenza di Pinilla in avanti provoca sterilità, soprattutto se Sau non viene servito adeguatamente: Cossu è entrato a risultato compromesso, ma è riuscito comunque a tirar fuori dal cilindro il cross per Dessena. Nenè non ha mai avuto occasioni, mentre Ribeiro si è divorato il possibile 4-2, spedendo incredibilmente a lato dal centro dell’area. Contro il Chievo domenica la coppia di tecnici avrà a che fare con l’emergenza a centrocampo: Dessena ed Ekdal, entrambi diffidati, hanno ricevuto il giallo da un pessimo Tommasi e non saranno disponibili. La vittoria manca ormai da più di un mese (4-2 col Siena), anche se la classifica non preoccupa: la gara di oggi, secondo Pulga, avrebbe dovuto rappresentare il punto di svolta della stagione. L’auspicio è che serva a risvegliare gli animi in casa rossoblù: è ora di riprendere la marcia.

LA GARA – In extremis il Cagliari deve fare a meno dell’influenzato Agazzi, sostituito dal fido vice Avramov: per il resto Ariaudo affianca Astori in difesa, Dessena fa la mezzala con Nainggolan trequartista dietro Nenè e Sau, con Cossu in panchina. La prima mezzora illude i tifosi rossoblù: buon ritmo, passaggi precisi e manovra ariosa, ma zero gol. Nenè e Sau non riescono a incidere a dovere, lasciando così spazio alle offensive dei bianconeri. Avramov riesce a mettere una pezza sul solito Di Natale (24′), mentre la difesa di casa soffre particolarmente la vena offensiva di Avelar, largamente il miglior rossoblù nella prima frazione. Al 33′ l’Udinese passa, in modo assolutamente casuale: Conti sbaglia un disimpegno al limite dell’area, regalando la palla a Pereyra che di prima piazza il destro a giro sotto l’incrocio sinistro. La rete subita spiazza i rossoblù: al 38′ Avramov dice ancora di no al colpo di testa di Di Natale, mentre un minuto dopo è Angella (lasciato solo in mezzo all’area, con Pisano sulla linea di porta a tenere in gioco almeno tre udinesi) a trasformare in gol il tiro di Faraoni.

La ripresa si apre nel peggiore dei modi per la squadra di Pulga e Lopez: al 48′ una punizione dalla destra viene trasformata in azione da gol dalla “trivela” di Di Natale che pesca in area il brasiliano Danilo, ancora una volta solo, che di testa beffa Avramov sul suo palo. L’attesa reazione dei rossoblù non arriva mai: inutili lanci lunghi per Sau, mentre Nenè non riesce mai a tener palla grazie anche alla pressione dei tre centrali di casa. Al 63′ Pulga manda dentro Cossu per Ekdal, ma due minuti più tardi arriva il 4-0: Nainggolan tenta l’alleggerimento all’indietro regalando però il pallone agli avversari, con Fabbrini che si invola verso la porta di Avramov, vincendo il contrasto con Ariaudo. Dentro l’area è un gioco da ragazzi per Pasquale segnare il quarto gol, con l’incolpevole Avramov solo contro tre avversari. Sul 4-0, a gara ormai finita, il Cagliari tira fuori un po’ di orgoglio, andando a segno al 79′ con Dessena, che incorna in gol il bel cross di Cossu dalla sinistra. Gli ultimi dieci minuti sono utili soltanto per fare cambi e a vedere due clamorose occasioni sotto porta, uno per parte. Prima è Di Natale ad angolare troppo sul cross di Pasquale, poi è Thiago Ribeiro – entrato in campo per Sau – a sprecare con il sinistro all’altezza del dischetto. Il triplice fischio di Tommasi è un sollievo per gli ospiti, nonostante quattro inutili minuti di recupero. Troppo brutto per essere vero il Cagliari di oggi, che ancora una volta ha pagato il “dazio” udinese: contro il Chievo è lecito aspettarsi un repentino cambio di rotta.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]