Udinese, l’analisi 2016: il valzer degli allenatori

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Udinese, Fantacalcio: il bilancio 2016, l’andamento della squadra

UDINE – Il 2016 dell’Udinese sarà ricordato per il valzer degli allenatori. É il 14 marzo e Luigi De Canio viene chiamato a sostituire Stefano Colantuono sulla panchina bianconera. La squadra, nonostante mille difficoltà e 59 reti subite in 38 partite, conquista la salvezza con una giornata di anticipo.

Questo non basta però al tecnico lucano per essere confermato. Il 19 maggio viene infatti comunicato che per la stagione 2016/2017 il tecnico sarà Beppe Iachini. La squadra parte male in campionato  e,  dopo quattro sconfitte in sette partite,  il 3 ottobre arriva l’ennesimo cambio di allenatore e la squadra viene affidata al friulano Gigi Delneri.

La “cura Delneri”

Un cambio vincente, questo, che riesce a risolvere tanti problemi, ritrovare sicurezze e migliorare i risultati. La “cura Del Neri” dà infatti i frutti sperati con 18 punti conquistati in 11 partite e una media di oltre un punto e mezzo a partita. Oggi l’Udinese ha 25 punti in classifica e un posto nella parte sinistra del tabellone.

Gli effetti benefici del 4-3-3

In campo si nota una maggiore disciplina tattica, ogni elemento viene schierato nel suo ruolo e tutto adesso sembra avere un senso logico. Il modulo 4-3-3, adottato dal tecnico di Aquileia per valorizzare le caratteristiche dei suoi giocatori, sta producendo gli effetti dovuti.  Cyril Thereau, schierato stabilmente come ala mancina, é oggi il  miglior marcatore dell’Udinese con otto reti all’attivo.

Le sorprese

Il giovane e dinamico francese Seko Fofana, ora sempre titolare nel ruolo di mezzala e non più di mediano davanti alla difesa, di reti nel ha già segnate quattro. Il trequartista Rodrigo de Paul, impiegato in alternanza con Matos, ha dimostrato di avere qualità e ampi margini di miglioramento. Stessa cosa per il centrocampista Jakub Jankto e la punta Adalberto Penaranda, che se continueranno a seguire gli insegnamenti del loro allenatore, potranno puntare a un brillante avvenire nel mondo del calcio.

Ma c’e una cosa che conta più di tutte le altre. Grazie a Delneri l’Udinese é tornata a essere un gruppo motivato, coeso. Una “squadra”, insomma.