Una vittoria di carattere “da Genoa”: ma restano alcune ombre

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Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso vi devo confessare una cosa. Nel secondo tempo, vedendo il Genoa al Tempio in difficoltà e in 10 uomini, ho tirato fuori dalla mia giacca il cornetto che porto sempre con me. Ho pensato che se con la razionalità i rossoblù non riuscivano a prevalere, occorreva che scendessero in campo l’irrazionalità e la scaramanzia. E, per fortuna, le cose sono cambiate: il Novara è stato ridotto in 10 grazie all’espulsione di Meggiorini e poi è arrivato il gol di Veloso, forse inaspettato ma proprio per questo ancor più godurioso e libidinoso. Scherzi a parte, la vittoria odierna è stata causata più dalla forza dei nervi e dall’orgoglio più che da un disegno tattico preciso.

Però è stata una “vittoria da Genoa” voluta con gran carattere. Il tecnico rossoblù Malesani ha avuto il merito di gettare nella mischia Jorquera per tentare il tutto per tutto: e vittoria fu. Però la squadra mostra diversi limiti in fase di impostazione: in più si espone di frequente al contropiede avversario. Oggi però si è visto un grande Veloso e non solo per il gol “rasoiata”: si è finalmente rivelato un regista fino, con lanci millimetrici, passaggi precisi, palloni smistati. Il portoghese è stato il “lume della ragione” soprattutto nel momento topico della partita, ossia nel finale dopo l’espulsione di Meggiorini che aveva ristabilito la parità numerica e la gara era cambiata.

Comunque su una cosa ha ragione Malesani: i tre punti sono arrivati ed è motivo di felicità. Ma ci sono alcuni problemi (almeno) da smussare: a cominciare dalla punta centrale. Caracciolo purtroppo non ha reso secondo le aspettative e Palacio non può fare il centravanti. Adesso arriva la trasferta di Cesena, dove si troverà un avversario rinfrancato dalla vittoria a Bologna. Si spera che il tecnico rossoblù regali, dopo la vittoria sofferta di oggi, una inaspettata e piacevole conferma.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]