Udinese-Chievo Verona 1-1: non basta Di Natale

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logo-udineseUDINE – É festa soltanto a metà. Segna Di Natale, ma arriva un pareggio che sa di occasione persa. Stramaccioni vara il 4-1-3-2 con Guilherme alla Sneijder e Domizzi terzino sinistro con Widmer precauzionalmente in panchina. Maran non si copre e piazza Pellissier al fianco di Paloschi, con Schelotto e Birsa esterni di un 4-4-2 classico. Il copione risulta subito abbastanza chiaro. Dopo la fase di studio, l’Udinese prova a rompere le due linee serrate del Chievo e i veronesi provano a pungere sulle ripartenze, sfruttando l’asse Pellissier- Paloschi. A portare il primo vero pericolo della gara è ovviamente il capitano bianconero, che prova a capitalizzare una splendida giocata di Thereau con un tiro a giro dalla distanza, sul quale Bizzarri è attento e pronto a distendersi sulla sinistra. Dal piede destro del numero 10 delle zebrette arrivano tutti i sussulti maggiori, come quando Danilo di testa deposita in rete un cross teso, ma la bandierina dell’assistente Barbirati interrompe l’esultanza del brasiliano. In campo c’è solo la squadra di Stramaccioni, che sfiora ancora il vantaggio con un destro di Badu, sbilenco e strano, che per poco non beffa Bizzarri. Lo spavento non sveglia il Chievo, che rischia grosso su un intervento a sandwich su Guilherme in area di rigore. Per Cervellera è tutto regolare e i padroni di casa ne escono con un giallo per proteste a Di Natale. Nel nulla clivense, arriva il quasi vantaggio degli ospiti. Pellissier sprinta in mezzo a due in stile Dybala e centra per Pellissier, che elude l’intervento di Heurtaux e supera Karnezis, ma non Danilo che allontana di piede. Sul tentativo seguente di Birsa con il destro, il portiere greco si riprende la scena smanacciando in corner. Beffa evitata e anzi, vantaggio all’ultimo del primo tempo. Quando il primo tempo sembrava ormai finito, sull’ultima palla sporcata da Guilherme di testa all’indietro, si avventa Di Natale, che con il sinistro pennella il settimo arcobaleno del suo campionato; il 182° in A con la maglia bianconera; il 200° nella massima categoria italiana; il 300° tra i professionisti nel giorno della 400.a presenza sempre tra i professionisti.

Un abbraccio simbolico tra atleta, tifosi, addetti ai lavori, telespettatori. Minuti da brivido che accompagnano le squadre all’inizio della ripresa. Totò prova a continuare il suo momento magico, ma il suo assist per Thereau viene letto dalla difesa. Il ChievoVerona comincia a cambiare elementi e a mettere in difficoltà i bianconeri, con il brivido maggiore provato al minuto 60. Su cross dalla destra, la girata di Paloschi è perfetta, ma per fortuna dei padroni di casa, la sfera non inquadra lo specchio. La risposta bianconera è affidata a Thereau, che si mette in proprio e sfiora il gol dell’ex con un sinistro strozzato che finisce sul fondo. Maran si affida allora a Maxi Lopez per Pellissier e la partita svolta. L’argentino regala brio ed estro al reparto offensivo del Chievo, oltre a una buona dose di fisico e centimetri. Il biglietto da visita è un bel tiro dalla distanza. A salire in cattedra è però il migliore degli ospiti, lo sloveno Valter Birsa. L’ex Milan si ritaglia lo spazio dal limite e con il suo mancino sfodera una rasoiata eccezionale disinnescata dall’attentissimo Karnezis in angolo. L’Udinese continua però a soffrire i tiri dalla distanza e capitola tre minuti dopo. Questa volta è il perfetto destro di Ivan Radovanovic a non lasciare scampo al portiere greco. Palla all’angolino e grandi festeggiamenti per il serbo per il suo primo gol con la maglia del ChievoVerona in 39 presenze. Heurtaux ci prova sugli sviluppi di un corner; Stramaccioni inserisce Zapata come terza punta, ma nemmeno l’ennesima giocata di Totò porta al gol vittoria. Finisce 1-1 con il terzo risultato utile per il Chievo e  il secondo pareggio consecutivo per l’Udinese, oltre alla quarta partita senza vittoria per la truppa di Stramaccioni, attesa ora dalla doppia trasferta milanese.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]