34 anni, di cui 7 tutti in bianconero: buon compleanno Totò!

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Il giorno del compleanno non è mai un giorno come gli altri e oggi non può essere una giornata normale per Antonio Di Natale, nato a Castello di Cisterna il 13 ottobre del 1977. Le 34 candeline sulle quali soffierà il capitano bianconero potrebbero raccontare aneddoti su aneddoti sulla sua carriera calcistica che dall’estate del 2004 in avanti ha avuto solo ed esclusivamente due colori ovvero quelli della maglia dell’Udinese.

Un legame costruito pian piano tra lui, arrivato per espressa volontà di Pierpaolo Marino a Udine, e il pubblico che ha imparato ad apprezzarlo e, successivamente, ad amarlo in maniera quasi viscerale segno di come il numero 10 avesse già trasmesso qualcosa di speciale alla piazza friulana con la quale ha conquistato, nella stagione 2004-05, lo storico quarto posto che valse l’accesso ai preliminari di Champions League, poi vinti e superati, contro lo Sporting Lisbona. Una doppia sfida, quella con i portoghesi, che aprì le porte all’Udinese dell’Europa dei grandi.

Proprio nella stagione 2005-06, Di Natale inizia a scrivere le prime pagine della sua storia in bianconero risultando l’unico giocatore italiano ad essere riuscito a segnare in tutte le competizioni ufficiali nelle quali era impegnato avendo lasciato il timbro sia in campionato (8 gol), Coppa Italia (3 gol in 3 presenze), Champions League (3 gol al Werder Brema tra andata a ritorno nella fase a gironi) e Coppa UEFA (gol al Lens).

Mentre gli altri componenti dell’attacco che aveva realizzato l’impresa dell’entrata in Champions League lasciavano il Friuli per altri lidi, Totò, con una scelta di vita importante che verrà replicata nell’estate del 2009, decide di rimanere fedele all’Udinese diventandone capitano e simbolo rifiutando, come detto, anche l’opportunità di approdare in una “grande” del calcio italiano promettendo al popolo friulano che non avrebbe abbandonato quella maglia, quella società e quella tifoseria che lo hanno adottato e fatto sentire importante.

La nuova missione del capitano, che grazie alle ottime prestazioni messe in mostra aveva conquistato anche la Nazionale, era ed è tutt’ora quella di guidare l’Udinese verso grandi e ambiziosi traguardi dopo essersi eretto a leader indiscusso di una squadra con la quale ha giocato un totale di 276 presenze condite da 136 gol, 57 dei quali negli ultimi due campionati che gli sono valsi il titolo di capocannoniere per due volte di fila e un posto nella storia dell’Udinese perché nessuno prima di lui era riuscito, con la maglia friulana sulle spalle, a raggiungere un traguardo simile.

Quella braccia aperte a mimare l’aeroplano dopo ogni gol, quelle urla di gioia verso i tifosi in estasi, quel suo fare sempre discreto e professionale sono alcune delle tante emozioni che il capitano ci ha regalato in questi anni e che, siamo certi, continuerà a regalarci.

Tanti auguri Antonio dalla famiglia Pozzo e dall’intera Udinese quella che, da sette anni, è diventata la tua casa.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]