Atalanta-Cagliari 1-1: non basta un regalo di Canini

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Un punto guadagnato o due persi? Il dilemma è destinato a non avere risposta: questa volta, poi, in modo particolare. Perché il pareggio di oggi tra Atalanta e Cagliari è il risultato di una di quelle gare la cui storia è talmente variegata che poi, in fin dei conti, un punto a testa va bene a entrambe le squadre. Gol in apertura per i rossoblù, costruito dalla caparbietà e velocità del solito Sau, in collaborazione con il grande ex Canini, autore di un’autorete tanto comica quanto involontaria. Di lì in avanti i padroni di casa hanno cercato di pervenire al gol del pareggio, giunto nella ripresa grazie al bellissimo colpo di testa di Stendardo, su cui Agazzi non è riuscito ad arrivare. Poi tanto agonismo e confusione, con alcune occasionissime sprecate ma poca sostanza.

Il tutto, è bene ricordarlo, su un terreno di gioco reso infame dalla neve ma in grado di consentire la regolare disputa della gara. Volendo dare poi un giudizio tattico alla partita, si deve riconoscere come anche oggi si sia rispettato il solito cliché di tante, troppe gare dei rossoblù: gol (realizzato) in trasferta, successiva incapacità di gestire il risultato a causa dell’ennesimo, ormai canonico gol (subito) su palla inattiva, per la precisione su calcio d’angolo. Il terzo consecutivo in altrettante gare nel 2013: Konko, Pisano e Stendardo. Curiosamente tre difensori, peraltro. Detto ciò, c’è da registrare il ritorno in campo di Pinilla, abile nel far espellere il già ammonito Giorgi, oltre all’ottima forma dei senatori: su tutti Astori e Nainggolan, entrambi davvero in giornata. Domenica a Is Arenas è atteso il Palermo, per il terzo scontro diretto consecutivo: i primi due hanno fruttato 4 punti su 6 a disposizione. Perché fermarsi proprio ora?

LA CRONACA – Nessuna novità di formazione per Pulga e Lopez, che confermano gli undici vittoriosi una settimana fa sul Genoa: fiducia al duo rapido Ibarbo-Sau, alla luce della non proverbiale rapidità del reparto difensivo orobico, composto in gran parte da “corazzieri”. La prova di quanto appena scritto la si ha al 2′, quando Sau parte in velocità sulla sinistra, entra in area e mette al centro per Dessena: Canini intercetta il passaggio, spedendo però la palla in porta, per il più classico degli autogol dell’ex. L’inizio è scoppiettante: tre minuti dopo la rete è Giorgi a divorarsi il pareggio, con un sinistro piazzato all’altezza del dischetto che finisce a lato del palo destro di Agazzi. Sulla sinistra il Cagliari affonda più di una volta, sfruttando la poca rapidità dell’altro ex Ferri: Ekdal gli ruba palla al 7′, ma è anticipato al momento del tiro, mentre al 18′ il bel destro a giro di Ibarbo (a tratti inarrestabile) finisce alto. Il primo tempo non smette di regalare emozioni, grazie al gran tuffo di Agazzi sulla sventola di Bonaventura dal limite dell’area (20′) e al sinistro da fuori di Sau, di poco alto (28′). La pressione atalantina produce soprattutto calci d’angolo, ma la difesa rossoblù tiene botta senza troppi affanni, affidando le ripartenze alla coppia d’attacco: al 40′ Pattolino è solo in mezzo a quattro avversari, finendo col venire chiuso prima di arrivare alla trequarti; tre minuti dopo il sinistro dell’attaccante di Tonara, dopo un bel dribbling in mezzo all’area, viene ribattuto in area piccola.

L’avvio di ripresa non vede sostanziali modifiche, né nella formazione né nella tattica: i padroni di casa spingono alla ricerca del pareggio, con i rossoblù intenti a contenere e a ripartire in contropiede. Al 57′ giunge l’1-1, dopo il cambio argentino tra Maxi Moralez e Parra: corner dalla destra, incornata di Stendardo e palla a morire nell’angolino sinistro di un Agazzi non certo esente da colpe, vista la non eccessiva velocità presa dalla sfera. Un minuto più tardi Sau s’imbarca in un contropiede da 60 metri, non trovando però nessuno cui passarla una volta in area, venendo recuperato e chiuso da Biondini. Lo stesso Sau poco dopo lascia il posto al rientrante Pinilla: il cileno prova alcune sgroppate, eccedendo però spesso in personalismi. Al 78′ Tagliavento espelle Giorgi per doppia ammonizione, nelle proteste di Colantuono che aveva già predisposto il cambio tra l’ex Palermo e Radovanovic. L’espulsione dovrebbe scuotere il Cagliari, ma le avanzate della squadra di Pulga e Lopez non producono granché dalle parti di Consigli. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di capitan Conti, un minuto prima del termine: il cross dalla destra di Nainggolan è perfetto, ma il numero 5 rossoblù invece di tentare un comodo colpo di testa al centro dell’area si esibisce in una rovesciata alta, tanto bella esteticamente quanto improduttiva, data l’esigua distanza dalla porta. Il triplice fischio di Tagliavento lascia un pizzico di amaro in bocca a entrambe le squadre: il pareggio, in una giornata in cui tante concorrenti alla salvezza hanno rallentato, è prezioso per tutti. Domenica contro il Palermo non bisognerà accontentarsi: la posta in palio è troppo alta per permettersi altri errori.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]