Atalanta-Chievo Verona 1-1: decide un gol di Moralez

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logo-atalantaMamma mia che mediocrità! No, non mi riferisco all’Atalanta, ma dopo aver visto l’Udinese peggiore degli ultimi due anni domenica scorsa, ho visto una squadra (Chievo, ma anche l’Atalanta), con alcuni giocatori che non so per quale grazia ricevuta, giocano in serie A. Stop a seguire che diventano ad inseguire come  un impiegato che gioca a calcetto del venerdi, tiri da zero metri sparati sulla traversa o fuori, dribbling con la palla che si impasta tra i propri piedi, cross che finiscono in fallo laterale o nelle braccia del portiere senza creare nessuno pericolo.

Tutto questo, per capire che basta un minimo di qualità in una squadra di bassa classifica, per potersi salvare a mani basse. Qualità che per fortuna i nerazzurri hanno in Bonaventura, Moralez, Cigarini (se pur da fermo) e Carmona, i protagonisti della partita di oggi, vinta dai nerazzurri, grazie ad un gol di Moralez, servito da un colpo di testa di Raimondi, bravo a rimettere in area un traversone di Bonaventura e pescare l’argentino solo davanti a Puggioni e batterlo con una semirovesciata.

L’AIUTINO NR 1 – Ma, come era già accaduto nella vittoria con il Torino e Udinese, anche questa volta, i nerazzurri, sono stati decisamente favoriti da una svista arbitrale clamorosa. Dopo 4’ di gioco infatti, Carmona controlla il pallone in area di rigore con un braccio sotto gli occhi dell’arbitro di porta e del guardalinee ma nessuno vede. Ora, al di la che gli episodi a favore (tre, nessuno contro, ricordatevelo) che hanno riguardato a senso unico i nerazzurri, cosa ci stanno a fare gli arbitri addizionali? Vengono pagati per vedersi la partita da una posizione privilegiata?

L’ASSE JUVE-ATALANTA FUNZIONA AIUTINO NR2 – Il secondo aiutino, arriva nella ripresa, quando Terheu viene atterrato in area di rigore da un intervento da dietro di bellini. L’arbitro giudica l’intervento sulla palla, ma Bellini prende gamba e palla, il rigore era da dare. Passatemi la battuta: l’asse Atalanta-Juve sul mercato, avrà visto i nerazzurri zerbini della Vecchia Signora, ma probabilmente hanno acquistato la classe arbitrale in comproprietà. Anche la Juve, proprio sul campo del Chievo, ha letteralmente rubato la partita per un fuorigioco di metri non visto dal guardalinee.

CHIEVO PERICOLOSO, ATALANTA BUNKER– Sia nel primo tempo che nel secondo, il Chievo ha avuto almeno 4-5 palle gol nitidissime: una di Paloschi sopra la traversa, una Estigaribbia sull’esterno della rete a tu per tu con Consigli. Nella ripresa, l’occasione clamorosa è capitata sulla testa di Pelissier con una super parata di Consigli che toglie il pallone dall’incrocio dei pali. E prima dello scadere, Rigoni sfiora il palo.

CONSIGLI ANCORA DECISIVO-DENIS TORNA DENIS E MORALEZ CRESCE – Ancora una volta, per l’ennesima volta, Consigli regala un successo ai nerazzurri con le sue parate, però, il portiere nerazzurro, continua a non convincere la maggioranza dei tifosi. E’ una cosa a dir poco inconcepibile. Mentre Denis, segna due gol ogni dieci partite e viene visto come il fenomeno intoccabile, addirittura lasciato in campo per togliere Moralez che oltre al gol, è andato vicinissimo al gol in ben due occasioni. Ora, quando Denis segna e si dice “É tornato Denis”, io dico che Denis è tornato il Denis che conosciamo, quando sforna prestazioni come quelle di oggi: spalle alla porta, sempre anticipato e senza conclusioni verso la porta avversaria. Quando invece imbrocca la partita con uno o due gol, quello è un exploit fine a se stesso, che può capitare a tutti gli attaccanti poco continui che militano di fatto in club di media e bassa classifica.

FUORI DALLA CRISI? – Stando alla classifica, i 9 punti dei nerazzurri sono oro che cola, soprattutto per come sono arrivati (almeno 6 non meritati e favoriti dall’arbitro), ma non vedo ancora una squadra solida, anzi, molto difensiva, con molte distrazioni che potrebbero costare caro contro squadre un minimo più attrezzate tecnicamente. Per ora Colantuono fa della difesa la sua arma segreta, tutti dietro la palla e ripartenze degne della vecchia scuola italiana. Invece di progredire, si torna indietro e poi ci lamentiamo perché in Europa si fatichi con squadre come il Copenaghen, l’Ajax o il Galatasaray. Ce la suoneremo e canteremo tra  di noi per molto tempo in Italia, ma in Europa sono avanti anni luce.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]