Atalanta in versione “dolcetti dei morti”, brutta ma buona

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Chissà cosa diranno ora i “choosy” (gli schizzinosi del ministro Fornero), quando gli si farà notare che nelle due peggiori prestazioni dell’Atalanta (Siena e Napoli), sono arrivati 6 punti e nelle due migliori (Torino e Roma), zero. Un’Atalanta in versione dolcetti dei morti: brutta ma buona. Una squadra concreta, cinica e pragmatica che nei momenti di difficoltà riesce ad accantonare lo spettacolo e gettare il cuore oltre l’ostacolo.

L’Atalanta di ieri sera contro il Napoli ha fatto un tiro in porta, un gol, portandosi a casa il bottino pieno con il cileno Carmona, infiltrato di nome e di fatto per un recupero lampo dai suoi acciacchi alla schiena.

ER BATMAN CONSIGLI – Nonostante l’emergenza, il muro eretto da Manfredini e Stendardo è stato solidissimo, ma soprattutto uno spaventoso Consigli che dopo aver salvato il risultato a Pescara, si è ripetuto ieri con un paio di interventi al limite del fantascientifico. Vedere le prestazioni di Consigli degli ultimi due anni e leggere ancora alcuni commenti di critica nei suoi confronti, non riesco davvero a capire cosa vorrebbero in porta questi altri “choosy” di Consigli.

DENIS E UN BOMBER PER SOGNARE L’EUROPA LEAGUE – Il mistero continua. Il Tanque è ormai un problema e non si può più far finta di nulla solo perché bene o male i risultati stanno arrivando. Ora i nerazzurri sono a 3 punti dalla zona Europa League e avere un bomber di razza la davanti, si potrebbe davvero sognare in grande. Mentre con Denis, i nerazzurri faticano a fare gol, a creare gioco, a far salire la squadra. Denis, oggi, spiace dirlo, ma è uno spettatore in campo non pagante e pure ingombrante.

DENIS E’ QUESTO, SIA CHIARO…. – Colantuono ovviamente ha protetto l’alternativa Parra, ma se nemmeno ieri sera e probabilmente nemmeno a Genova, vedremo in campo Facundo Parra, mettiamoci il cuore in pace: “l’è ù bidù”. Chiunque avrebbe già preso il posto a questo Denis e se la paura è quello di perdere psicologicamente il Tanque, il problema non è di Colantuono ma dello stesso argentino che deve solo rimettersi in carreggiata, anche se ripeto per l’ennesima volta che il vero Denis è questo e non quello dei sei mesi della prima parte della stagione scorsa. Solo Marino però non l’ha capito e la cosa è preoccupante.

Anche Schelotto, continua sul suo cammino impalpabile verso un mercato di gennaio che ad oggi, con ogni probabilità, lo terrà fuori dalle trattative. Un bene per l’Atalanta se il Galgo ritornerà poi quello dell’anno scorso, oppure un danno economico notevole, considerato che le sue quotazioni sono decisamente al ribasso.

BONAVENTURA ALLA FARAONE – Chi invece sembra aver finalmente recepito i “cazziatoni” di Colantuono è Giacomo Bonaventura. Il Bonaventura visto ieri sera mi ha ricordato (con le dovute proporzioni, non ci sono paragoni eh), El Shaarawy del Milan per il modo di interpretare la partita, per lo spirito di sacrifico e la voglia di rincorrere oltre che correre solamente.

NAPOLI – Va detto onestamente che il Napoli, per le palle gol create, avrebbe meritato di più, ma nel calcio vince chi fa gol e gioca con maggior furore agonistico. Cosa che il Napoli per un’ora abbondante non ha avuto e se il Napoli, secondo l’opinione pubblica, è la seconda forza del campionato, la Juve dorma pure sonni tranquilli, si giocherà per il secondo posto quest’anno.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]