Atalanta: tre cessioni importanti a fronte di?

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Sta per partire Gabbiadini, lo seguirà a ruota Peluso e probabilmente Schelotto. Tre partenze eccellenti e la piazza tace perché si fida di Marino ed è riconoscente (giustamente), al grande lavoro svolto da Percassi nella scorsa stagione. Se queste tre cessioni, fossero avvenute sotto la dirigenze Ruggeri-Giacobazzi, probabilmente, Bergamo, sarebbe stata messa a ferro e fuoco, mentre oggi no, si aspetta quello che succederà con fiducia.

Ma perché queste cessioni? Si deve rientrare nei conti piuttosto in rosso. E’ obbligatorio e giusto farlo prima di poter poi ad effettuare operazioni di mercato in entrata, che saranno più che altro prestiti o offerte low cost come quella di Inzaghi.

CIGARINI – Da Firenze, la trattativa Cigarini non sembra per nulla avviata e in via di conclusione come qualcuno qui ha voluto far credere. Anzi, a Cigarini, contando sulla volontà del giocatore, è stato chiesto di pazientare e non è detto che negli ultimi giorni di mercato, Cigarini possa rientrare all’Atalanta.

MIGLIACCIO – Migliaccio ha chiamato l’Atalanta, ma i nerazzurri, davanti alle richieste del giocatore, hanno risposto picche. Migliaccio va in scadenza nel giugno 2013, per venire all’Atalanta, avrebbe dovuto drasticamente ridursi l’ingaggio. Perché? Tanto vale restare a Palermo e così sarà.

LOW COST E ZERO COST – Ma quello che più preoccupa è che si stanno chiedendo giocatori in giro a costo zero. Dei giocatori magari in esubero da altre squadre, ma senza sborsare un centesimo se non con l’inserimento di giocatori.

SCHELOTTO – Va in questo senso la trattativa con il Palermo per Donati. Per arrivare a al centrocampista friulano, l’Atalanta dovrebbe inserire  Schelotto per  6 milioni (esempio), invece che gli 8 richiesti, e in cambio avere il cartellino di Donati che gratis è impensabile possa venire ceduto dal  Palermo.

Insomma, la situazione è critica, ma sarebbe utile che lo stesso Percassi possa spiegare meglio nei dettagli queste legittime esigenze di bilancio illustrando ai tifosi come intende muoversi la società. È in crisi Berlusconi con il Milan, nessuno si scandalizzi se lo è Percassi che è un imprenditore molto oculato e attento ai bilanci.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]