Bari: una stagione da incorniciare

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Anche questo anno calcistico è giunto al termine e come ogni fine stagione è giusto tirare le somme e rispolverare i numeri che hanno caratterizzato questa annata biancorossa. Un’annata che, va premesso, deve essere considerata in maniera assolutamente positiva; come d’altronde descrivere la scalata di un Bari, partito con un forte handicap di penalizzazione (ben 7 punti), e arrivato a salvarsi con 3 giornate d’anticipo, finendo a punti fatti a ridosso della zona playoff?

E pensare che solo 3 mesi fa, quando si parlava del gruppo di Torrente, era davvero difficile sorridere; una squadra che pareva allo sbaraglio e che, alla vigilia del match salvezza di Vicenza, era finita addirittura terzultima. Una situazione che avrebbe stroncato qualsiasi gruppo, ma non quello galletto. Cuore, grinta e freschezza atletica hanno permesso a Caputo e compagni di effettuare una risalita epica, culminata nella splendida vittoria in rimonta con la Virtus Lanciano (da 0-3 a 4-3, mai successo nella storia del club). Passando ai numeri, balza agli occhi innanzitutto la posizione finale dei biancorossi in classifica: un nono posto che, tolto il 2008-2009, anno della promozione in serie A e stagione numericamente irraggiungibile sotto tutti i punti di vista, costituisce il piazzamento più alto dei galletti da quando la BWIN è a 22 squadre.

55 i gol fatti, 47 quelli subiti: finalmente si torna ad avere una differenza reti con il segno +, frutto della quinta migliore difesa del campionato (solo la Ternana ha fatto meglio fra le squadre fuori dai playoff) e di un attacco che, sempre non considerando l’anno di  Conte, non aveva mai segnato così tanto e in maniera così varia. Sono stati 14 i giocatori diversi andati a segno e uno su tutti, capitan Caputo, ha addirittura timbrato 17 centri, al pari di tanti attaccanti ben più rinomati; era da Paulo Vitor Barreto che il Bari non aveva una punta in grado di superare i 15 gol in una sola stagione, come quest’anno fatto dal suo bomber altamurano, giunto ormai a 37 reti totali realizzate in maglia biancorossa, coppa Italia esclusa. Alle sue spalle ben staccati a quota 6 gol, ci sono Fedato e Bellomo, i due giovani più interessanti messi in mostra da Torrente. Una chiusura infine sul numero di vittorie e di pareggi: questi ultimi non erano mai stati così pochi come in quest’annata (solo 12 le X), mentre il numero di successi, 16 totali di cui 11 fra le mura amiche, è inferiore solo a quelli ottenuti nell’anno promozione.

Insomma, una stagione da incorniciare. E se non ci si fosse completamente fermati fra dicembre e febbraio, chissà adesso di che cosa si sarebbe potuto parlare…

[Antonio Bellacicco – Fonte: www.tuttobari.com]