Beffa al 90°, Inter poco fortunata in avanti, ora serve un’impresa

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Che fosse dura, lo si sapeva. Così come si sapeva che l’Inter non era quella del famoso 22 maggio, mancavano due pedine fondamentali, due protagonisti della vittoriosa finale di nove mesi fa come Milito (il mattatore di quella serata) e Samuel, “The Wall”.

Ma soprattutto era un’Inter in campo per la prima volta con un modulo diverso, per la prima volta in questo campionato a giocare con una sola punta, Eto’o, e due trequartisti a supporto, Sneijder e Stankovic, dopo aver giocato sempre con due o addirittura tre (come contro il Cagliari) attaccanti. Era stato il grande dubbio della vigilia: albero di Natale o Pandev al fianco del camerunese, Leonardo probabilmente non se l’è sentita di rischiare l’attaccante macedone dopo le ultime deludenti apparizioni e ha preferito affidarsi agli inserimenti centrali con Eto’o a cercare la profondità. La partita è stata bella, aperta, combattuta, ricca di occasioni da rete da ambo le parti. L’Inter ci ha messo grande cuore e grande determinazione, dal primo all’ultimo minuto, ma si notava che mancava qualcosa, soprattutto negli ultimi metri.

Ci hanno provato Ranocchia (quasi subito), Eto’o, Sneijder, Stankovic, incredibile l’occasione di Cambiasso che intorno al 57′ non è riuscito a ribadire in rete una corta respinta del portiere dopo un’incursione di Eto’o. Soprattutto nel finale l’Inter ha provato ad accelerare sfiorando a ripetizione il gol prima con una punizione di Sneijder deviata dalla barriera, poi con un colpo di testa di Thiago Motta respinto dal portiere. Infine con un tiro da fuori di Eto’o deviato di poco fuori dalla barriera. Ma almeno tre volte Kraft nel corso della partita si oppone da campione alle conclusioni di Eto’o.

LA BEFFA – Il Bayern non è certo stato a guardare ed ha spesso messo in difficoltà la retroguardia dell’Inter, nel primo tempo ha colpito una traversa di testa con Ribery, nella ripresa un palo con Robben, pericolosissimo nelle sue accelerazioni. Gara equilibrata, certo, bisogna ammetterlo, poteva terminare con una vittoria da ambo le parti ma il risultato sa di beffa, soprattutto perché arrivato nel momento di massimo sforzo nerazzurro, la rete di Gomez proprio al 90′: tiro da fuori area di Robben, Julio Cesar (impeccabile fino a quel momento) non trattiene e Gomez, dimenticato da Lucio, deve solo spingere dentro.

Una vera doccia fredda, un risultato non rubato dal Bayern ma che punisce oltrmisura un’Inter che con un po’ di fortuna in più, e forse osando magari un po’ di più in avanti (magari provando le due punte nel finale) avrebbe potuto anche trovare una rete che rendesse meno difficile il ritorno in Germania. Non che ci abbia provato la squadra nerazzurra, anzi, ma non è riuscita a metterla dentro e questo ha pesato alla lunga.

Sarebbe stato difficile già sullo 0-0, con i nerazzurri costretti a vincere, con lo 0-1 gli uomini di Leonardo dovranno non solo vincere ma farlo con almeno due gol di scarto. Nulla è perduto, ma ora il 15 marzo ci vorrà un vera impresa. E sarà il momento di tirari fuori davvero gli attributi. Nel frattempo San Siro resta tabù per l’Inter contro il Bayern, con i tedeschi sempre vincenti nei tre precedenti in questo stadio.

TABELLINO:

INTER-BAYERN MONACO 0-1

Marcatori: 90′ Gomez

Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 15 Ranocchia (29′ st 14 Kharja), 26 Chivu; 4 Zanetti, 8 Thiago Motta, 19 Cambiasso; 5 Stankovic, 10 Sneijder; 9 Eto’o.
A disposizione: 12 Castellazzi, 17 Mariga, 23 Materazzi, 27 Pandev, 55 Nagatomo, 29 Coutinho,
Allenatore: Leonardo

Bayern Monaco: 35 Kraft; 21 Lahm, 44 Tymoshchuk, 28 Badstuber, 23 Pranjic (38′ 2 Breno); 30 Gustavo, 31 Schweinsteiger; 10 Robben, 25 Muller, 7 Ribery; 33 Gomez.
A disposizione: 1 Butt, 5 Van Buyten,16 Ottl, 8 Altintop, 39 Kroos, 18 Klose.
Allenatore: Luis Van Gaal.

Arbitro: Viktor Kassai (Ungheria)

Note. Ammoniti: 21′ Zanetti, 34′ Ribery, 11′ st Sneijder, 43′ st Thiago Motta, 43′ st Gustavo. Tempi di recupero: 1′- 2′

[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]