Bella e sciupona, la Lazio lascia il Tardini con un punto

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PARMA – Floccari risponde a Crespo: Lazio e Parma preferiscono non farsi male. In un Tardini pieno di spettatori ma anche di acqua (nella cittadina emiliana la pioggia è caduta copiosa per tutta la giornata), i biancocelesti conservano il secondo posto in classifica ma non vanno oltre il pareggio contro i ducali di Marino. Per ampi tratti del match, gli uomini capitolini hanno tenuto in mano il pallino del gioco ma non sono riusciti a concretizzare la grande mole di lavoro e di occasioni creata, specie nella ripresa.

Frizzante, lucida, a tratti spettacolare: la Lazio esce dal Tardini con un pareggio che non rende merito al gioco espresso in terra emiliana ed alle trame offensive ben orchestrate dai suoi uomini. Le invenzioni del ritrovato Zàrate, l’intelligenza tattica di capitan Mauri, la duttilità ed il cinismo di bomber Floccari, la luce intermittente accesa dal brasiliano Hernanes: non è bastato tutto questo per avere ragione di un Parma combattivo e voglioso di regalare ai propri tifosi ed al tecnico Marino la terza vittoria consecutiva.

RITMI ALTISSIMI – Dopo 8 minuti il match vive la prima vera emozione: Radu lancia sulla sinistra Floccari che, velocissimo, si invola verso Mirante, ma viene “stoppato” dalla scivolata provvidenziale di Paci a pochi passi dalla porta ducale. La Lazio è tosta e gagliarda, mette alle corde il Parma che, nel primo quarto d’ora soffre terribilmente la spinta biancoceleste e non riesce ad uscire agevolmente dalla propria metà campo. Al 12′ è Zàrate a mettere i brividi al pubblico di casa e ad esaltare i circa 500 tifosi giunti da Roma con una bella azione personale e con un tiro che si perde di poco sopra la traversa. Alla prima vera offensiva, però, i padroni di casa passano: al 20′, infatti, il neo entrato Angelo (fuori per infortunio Morrone) pennella un ottimo cross per l’accorrente Crespo che di testa anticipa Biava ed insacca alle spalle di Muslera. Al 30′ i biancocelesti si rendono ancora una volta pericolosissimi dalle parti di Mirante: bella combinazione volante tra Mauri e Zàrate, ma il brianzolo aspetta troppo prima di concludere e si fa anticipare. Il Parma regge l’urto della Lazio che va via via affievolendosi, tentando spesso e volentieri la riscossa in contropiede. Angelo è una furia sulla destra, Crespo un vero e proprio avvoltoio che cerca di sfruttare anche la minima distrazione della retroguradia capitolina. Al 39′ la Lazio va ad un passo dal pareggio prima con una botta tremenda dal limite da parte di Hernanes, e poi con Zàrate che, gettandosi sulla ribattuta, con un cucchiaio beffardo elude l’intervento di Mirante ma non quello di Lucarelli che salva sulla linea. La formazione di Reja, però, è caparbia e lo dimostra al secondo minuto di recupero, agguantando il pari grazie ad un calcio d’angolo calciato da Zàrate, anche oggi in giornata di grazia, sul quale Floccari sfiora e Antonelli “rifinisce” nella propria porta. 1-1 e tutti a bere un thè caldo.

LAZIO PIMPANTE, IL PARMA SI DIFENDE – La ripresa inizia subito a spron battuto. Un paio di fuorigioco segnalati a Crespo, un occasionissima non sfruttata da Floccari su un contropiede orchestrato da Zàrate e rifinito da Hernanes. La Lazio è viva, accende in continuazione il match grazie alle giocate dei suoi talenti ed al 10′ “rischia” di ribaltare il risultato, ancora una volta con l’indemoniato numero 10 che scappa via a Paci e conclude verso Mirante, bravo a respingere. In seguito, la gara vive una fase di stasi, le squadre lottano nelle zona mediana del campo, ma i portieri non corrono particolari pericoli: la Lazio sembra essere più in palla e dà la sensazione di poter far male da un momento all’altro. I gialloblu tentano spesso la conclusione da fuori, Muslera amministra senza particolari affanni, i biancocelesti provano l’arma del contropiede ed a cinque minuti dal termine, Lichtsteiner pecca di egoismo e preferisce tirare (addosso a Paci) piuttosto che servire il solissimo Mauri. Finisce così, con un punto a testa e con il Milan che guadagna due lunghezze sulla Lazio. I capitolini, però, conservano ben salda la seconda piazza.

IN RICORDO DI GABRIELE – “Giustizia per Gabriele Sandri, cittadino italiano”, “11-11-07 – 11-11-10: Gli Ultras non dimenticano, Gabriele vive”, con questi due striscioni, apparsi ad inizio gara e durante la ripresa, i tifosi della Curva Nord del Parma hanno voluto ricordare Gabbo a tre anni dalla sua scomparsa in quella tragica domenica di novembre. I tifosi biancocelesti che hanno assiepato il settore ospiti del Tardini hanno risposto intonando cori per Gabriele ed in onore di Matteo Bagnaresi, supporter gialloblu, deceduto in seguito ad un incidente con un pullman di tifosi juventini.

[Riccardo Mancini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]