Bologna-Catania: la presentazione

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logo-cataniaAncora Bologna. Ancora il Dall’Ara. Ancora una volta la salvezza del Catania passa da lì. Dopo il clamoroso risultato sulla Roma al Massimino (4-1),per i rossazzurri si è riaccesa la speranza di mantenere la massima Serie. Si cerca di racimolare punti utili all’ultimo momento, di corsa, di fretta. Catania non vede l’ora di chiudere l’attuale campionato: troppa sofferenza,troppo rammarico. Il Catania vuole cercare però di chiuderlo nel miglior modo possibile, mettendo una pezza laddove quest’anno hanno prevalso gli errori, l’assenza di carattere, le poche vittorie. Passo dopo passo si tenta di rimediare. Ogni partita diventa fondamentale: rappresenta il modo per costruire per quanto possibile la salvezza.

Il prossimo mattoncino decisivo per edificare l’impresa rossazzurra sarà la gara contro il Bologna,in casa degli emiliani. I rossoblu di Ballardini, terzultimi, aspirano inevitabilmente alla vittoria. Gli etnei,dal canto loro,non hanno altra scelta:o i 3 punti o addio Serie A. Anche perché con una vittoria il Catania resterebbe aggrappato al sogno in caso di insuccesso però di Sassuolo e Chievo. In seguito alla vittoria degli uomini di Di Francesco contro la Fiorentina, i gialloblu sono stati risucchiati nel baratro. Si fa la corsa anche sul Chievo dunque. Ritorno al passato. Ritorno al Dall’Ara. E’ come se si stesse ripercorrendo un viaggio indietro nel tempo. E i ricordi sono tra i più belli di sempre. Bologna fu lo scenario di una salvezza ottenuta all’ultima giornata.

Molti, oggi come allora, davano quasi per spacciato il Catania. Il risultato all’epoca dimostrò che non era affatto così. Nello spareggio proprio contro il Chievo nel 2007 i rossazzurri di Marino non avevano altra scelta:la vittoria avrebbe voluto dire Serie A,la sconfitta avrebbe rappresentato la retrocessione. Ben 8 anni fa circa sul campo neutro di Bologna scese in campo un Catania spregiudicato, spietato, che con i gol di Rossini e Minelli condannò i gialloblu alla B. Un Catania che voleva a tutti i costi rimanere tra le grandi,che voleva regalare un sogno,l’ennesima festa e soddisfazione a città e tifosi.

Pellegrino, oggi, vuole ripetere l’impresa. Proprio lui che,non considerando il 4-0 di Verona,è proprio il caso di dirlo,ha fatto un miracolo. Quale? Ha rianimato una squadra senza più motivazione,ridando fiducia a giocatori che hanno tanto da dimostrare, ma che fino a poco tempo fa sembravano aver perso  le loro doti tecniche. Comunque andrà questa stagione, l’ex allenatore della Primavera avrà avuto il merito di aver fatto resuscitare il Catania che fu, quello che rimboccandosi le maniche si tenne stretto la massima Serie. Contro il Bologna si vuol vedere la stessa squadra che ha rifilato 4 gol alla seconda della classe,quella formazione che dimenticando di aver davanti la grande Roma di Garcia, ha dato il massimo,ha giocato la propria partita schierando in attacco coraggio e testa.

È la settimana dell’attesa,più lunga del solito. La paura di fallire è scontata,ma se scenderà in campo il Catania che in primis gioca per l’onore,il risultato sarà quello sperato. In panchina ansia e paura. È l’ora di trovare la continuità giusta per mettere fine a questa altalena di gioie e delusioni,speranze e illusioni. È il momento di spiazzare tutti, di imboccare la strada giusta. Destinazione: salvezza.

[Veronica Celi – Fonte: www.mondocatania.com]