Bologna, Cecconi: “Pressare alti per bloccare la Juve”

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Doveva essere vittoria e vittoria è stata, per tanti motivi. C’è voluto però un gol di Acquafresca verso il finire dopo un doppio palo. Che fatica,  nonostante i piemontesi non abbiano mai tirato in porta, ma tre punti d’oro. Tre punti d’oro zecchino direi. Se Di Vaio avesse fatto gol su rigore probabilmente il Bologna avrebbe vinto con più facilità e con punteggio più largo ma è andata bene lo stesso e quindi pensiamo a festeggiare. È vero che anche in questa partita sono riemerse le difficoltà ad arrivare al tiro quando il Bologna incontra squadre chiuse che non lasciano spazi, anche se il Novara, per un atteggiamento sbagliato della difesa che non “scappava dietro a palla libera “, concedeva pochi spazi ma ne lasciava di ampi alle spalle di sé stessa e i rossoblù si sono resi pericolosi nell’azione del rigore e in qualche altra nel primo tempo proprio con lanci a scavalcare la difesa.

Di Vaio ha sbagliato ancora un rigore, sta accadendo troppo spesso ultimamente.  Non è meglio dare il compito a Diamanti di calciare i penalty? Non saprei, questo lo deve decidere Pioli insieme a Di Vaio. Per battere bene i rigori e sopratutto per realizzarli  sempre o quasi, ci vuole metodo, strategia, allenamento e testa. Vedo molti rigori battuti senza il metodo giusto e anche tirati male ma che finiscono in rete. Siccome è più facile farlo che sbagliarlo si lascia fare ma prima o poi si rischia di sbagliarlo. Io credo che Di Vaio sia l’uomo giusto per calciare i rigori ma potrebbe migliorare il metodo.

In bassa classifica il Lecce ha ottenuto solo un pari casalingo con il Genoa mentre il Siena ha allungato a +4 raggiungendo il Parma. Si sta delineando la classifica anche in coda o è troppo presto, dando per spacciate Cesena e Novara? Come ho detto altre volte solo la matematica può dare sentenze ma non vedo come il Novara (a maggior ragione dopo averlo visto ieri ) e il Cesena ( che ieri non ha giocato male ma ha mostrato anche dei limiti ) possano recuperare i punti di svantaggio. Il Lecce ha una classifica meno impossibile ma non m’ispira fiducia, ha qualche giocatore migliore rispetto alle altre ma il gioco della squadra è troppo semplice e scontato per rucuperare il gap.

Mercoledi c’è il recupero con la Juventus che è senza ombra di dubbio più forte del Bologna. “Errori arbitrali” a parte, come contrastare la forza dei bianconeri? Nelle ultime partite gli avversari della Juve hanno creato difficoltà ai bianconeri non facendosi pressare da loro, cosa che fanno molto bene ed è stata la loro arma vincente fino a poco tempo fa ma anche il loro limite come le ultime partite stanno dimostrando. Per ottenere questo si deve, quando cominciano il gioco loro, andare a pressarli alti per non fargli alzare il baricentro del gioco e quando si comincia il gioco noi, ai primi tentativi da parte loro di accorciare e pressare, invece di cercare il fraseggio a terra, è meglio giocare lungo e scavalcare il centrocampo.

Se il Bologna dovesse mai battere la Juventus si troverebbe addirittura catapultato in ottava posizione. Speriamo, così si potrebbe stare tutti sereni e la società potrebbe già programmare in anticipo il futuro.

Nella tua esperienza bolognese hai avuto modo di conoscere Lucio Dalla? E’ stato un grosso colpo per una intera città la sua scomparsa. Sì, lo avevo conosciuto velocemente in un’occasione a Bologna ma ci avevo scambiato qualche parola in più quando ci eravamo trovati insieme sull’aereo da Palermo per Lampedusa dove lui andava a fare una serata e io a passare qualche giorno di relax nella “mia isola”. Il vuoto che ha lasciato lo si è visto e letto in questi giorni, a Bologna ma anche in tutta Italia. Bologna è stata fantastica nel dimostrare tutto il suo affetto a questo grande esempio di Artista, di Bolognese e di Uomo profondo. A me piaceva molto perché oltre a tante belle canzoni ( io ero particolarmente affezionato a ” L’anno che verrà ” ) vedevo in lui una persona molto vera e profonda. In questi giorni si è capito anche di quanta stima e considerazione godesse da parte dei suoi colleghi e questo è un segno di un gran peso specifico.
Riposa in pace Grande LUCIO.

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]