Bologna: la tappa importante

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La partita che spaventava di più, quella della ripresa dopo tre settimane senza calcio, alla resa dei conti ha ripetuto la trama di prima di Natale. Contro la Fiorentina un Bologna dal piglio giusto e dal gioco interessante ha mostrato un ottimo primo tempo, in cui si è piaciuto fin troppo nelle sue belle trame a due tocchi, a tal punto da non riuscire ad essere concreto quando il 2-0 sarebbe stato anche legittimo. Un appagamento mentale e un evidente calo fisico nel secondo tempo avevano permesso al Parma di restare in partita rendendosi pericoloso, e alla Fiorentina nella ripresa quasi riusciva addirittura il colpaccio. Malesani dice: “Firmo per un altro primo tempo così, anche a Bari”, e fin qui ci siamo. Qualche dubbio, in realtà, proprio per un mero fatto fisico, rimane circa la scelta di confermare praticamente in blocco l’undici di giovedì. Dopo un venerdì e un sabato di fatto passati a svolgere solo lavoro di scarico.

Ma se il Mister si fida dei suoi, non c’è motivo di dubitare delle scelte di un tecnico che fin qui ha vinto tantissime perplessità iniziali e la buona classifica parla per lui. Per chiudere con onore il girone di andata, al San Nicola una vittoria sarebbe il colpaccio, un pareggio comunque onesto e accettabile. Vero che i pugliesi cercano di cambiare volto al loro campionato dopo il trionfo nella sentita sfida di Lecce, ma i 7 (8) punti di differenza col Bologna qualcosa devono pur significare, pesando oltretutto le tante assenze di uomini chiave.

Anche oggi sono fuori Almiron, Barreto, Ghezzal, Salvatore Masiello (e in dubbio c’è pure Andrea, influenzato), Belmonte che è squalificato. In difesa c’è molto da inventarsi (Rossi, Glik appena arrivato, forse anche Rinaldi, Raggi sulla fascia sinistra, insolito) per Ventura, a metà campo sono Gazzi e Donati le fonti del gioco (il collaudatissimo 4-4-2), sul lato destro il duello in velocità fra Alvarez e Rubin sarà uno dei temi migliori del match. Conferma, e non poteva che essere così, per Okaka in avanti, lui che ha scritto una pagina niente male della storia barese castigando all’esordio il tanto odiato Lecce. Se Portanova non ce la farà, è pronto Moras, e di conseguenza ritornerebbe Garics a presidiare il lato destro. Perez sta bene ma, dopo già due ricadute, Malesani conta fino a mille prima di decidere: probabile che si mantenga il terzetto che ha affrontato la Fiorentina e al Ruso si risparmi anche Bari. Mentre Ekdal vince sugli scettici e rimane padrone della trequarti, con Gimenez e Ramirez a giocarsi una maglia di fianco al Capitano. Prima convocazione in A per Gavilan, classe ’91, ragazzo di sicuro talento che oggi potrebbe anche sedere in panchina. In bocca al lupo. Giro di boa: avanti ragazzi, bruciamo un’altra tappa della nostra travagliata corsa all’obiettivo tecnico, e poi in settimana ci concentreremo, nostro malgrado, ancora sui fatti che traballano nel club.

[Federico Frassinella – Fonte: www.zerocinquantuno.it]