Analisi tattica: La Roma riparte in casa di un Bologna che non c’è

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Spalletti con le tre punte stende un Bologna svogliato

Analisi tattica: Bologna-Roma
Bologna-Roma analisi tattica e osservazioni sulla partita

BOLOGNA – La Roma è ancora decisamente legata al secondo posto. Le scorie dell’eliminazione in Coppa Italia sono state eliminate. O almeno così sembrerebbe.

Il risultato contro il Bologna è in parte da prendere con le pinze. I rossoblu sono stati infatti più brutti e svogliati del solito. E ce ne vuole!

Bologna-Roma analisi tattica e osservazioni sulla partita

Chiave tattica Roma: vocazione offensiva

Spalletti ha optato per un 4-3-3 molto spregiudicato. Sulle ali del riferimento offensivo principale agivano infatti due attaccanti puri: El Shaarawy e Salah. A garantire copertura a centrocampo, oltre che qualità di palleggio erano Nainggolan sul versante El Saraarawy e Strootman su quello Salah. Il compito di agire da perno a centrocampo era di De Rossi, comodo nel ruolo vista l’ostinazione del Bologna nel lasciarlo libero. La difesa giallorossa poco impegnata se non su qualche sporadica occasione ha visto protagonista principale Fazio impegnato nelle scorribande offensive. Più diligente e scolastico il compagno di reparto Rudiger che per quanto tentato dalla sortita offensiva ha limitato il suo apporto in avanti.

Chiave tattica Bologna: poca grinta e tanto disordine

Il versante opposto del campo invece era occupato dal Bologna vestito del 4-3-2-1. Destro terminale offensivo vede poco il pallone e ci mette anche poco impegno. A centrocampo Dzemaili e Nagy non riescono a costruire una diga nei confronti del centrocampo giallorosso. La conseguenza è un Pulgar soffocato dalla linea mediana di Spalletti che non riesce mai a dare ritmo alla squadra. Le azioni offensive del Bologna si riducono così per lo più ad azioni personali e spesso disordinate. Ad esempio quella di Di Francesco nel secondo tempo, galoppata in avanti e conclusione molto difficile sul palo. Sotto gli Occhi di un Destro lasciato libero a centro area.

La partita

Il copione della partita è stato chiaro fin da subito. La Roma ha saputo sfruttare le migliori qualità dei suoi interpreti per sopraffare il Bologna. I rossoblu da par loro non hanno messo la dose di grinta e lotta utile in casi come questo, ma anzi hanno spesso lasciato ampi spazi di manovra agli avversari. Destro ha offerto un contributo minimo alla fase di non possesso. Poche le linee di passaggio schermate e poca la pressione sul portatore di palla quando la Roma ripartiva.

Discorso che potrebbe essere applicato alla maggior parte dei giocatori del Bologna. Sui primi due gol della Roma è infatti netta la percezione di una difesa rossoblu svagata e poco presente in campo. La maggior qualità della Roma ha poi fatto il resto, cancellando le poche iniziative della squadra di Donadoni sul nascere. In definitiva a dare l’indirizzo alla partita è stato l’atteggiamento delle due squadre. Una Roma vogliosa di riscatto dopo la Coppa Italia ha sopraffatto un Bologna, ormai in vacanza, poco incline alla lotta.